ITRI – L’accusa sarebbe grave se avesse un riscontro: dopo vent’anni di apprezzato e generoso sostegno all’apparato burocratico-amministrativo del comune di Itri, un gruppo di lavoratori diversamente abili non hanno beneficiato, dopo anni di assoluto precariato, del rinnovo dei rispettivi contratti. A denunciarlo è il movimento popolare “Lega Aurunca” che a fronte del suo esordio nella campagna elettorale ormai iniziata annuncia bagarre a fronte di un’inaspettata emergenza occupazionale e sociale: “Questi lavoratori, con il loro impegno e la loro dedizione, hanno contribuito in modo significativo al funzionamento e al benessere della nostra comunità – ha esordito lo storico coordinatore di questo movimento, Giovanni Meschino – La mancata riconferma del loro contratto rappresenta non solo una grave ingiustizia nei confronti di persone che hanno dato tanto, ma anche una perdita inestimabile per l’intera collettività”.
Il movimento popolare “Lega Aurunca” ha garantito ora il suo impegno a sostenere questi lavoratori “nella loro battaglia per il riconoscimento dei loro diritti e per la stabilizzazione del loro impiego. In caso di vittoria alle prossime elezioni amministrative del Comune di Itri – ha aggiunto Meschino annunciando il coinvolgimento del suo movimento in occasione del voto anticipato della primavera 2025 – ci impegniamo a mettere in atto tutte le misure necessarie per garantire loro un futuro lavorativo stabile e dignitoso. Siamo fermamente convinti che – ha osservato – il rispetto e la valorizzazione delle persone diversamente abili debbano essere una priorità per ogni amministrazione che voglia definirsi giusta e inclusiva. Pertanto, lavoreremo affinché il Comune di Itri possa diventare un esempio virtuoso di inclusione e rispetto per i diritti di tutti i suoi cittadini”. Meschino non aggiunge null’altro sulle vere cause di questo presunto taglio occupazionale concludendo che il suo movimento “continuerà a monitorare attentamente la situazione e a fornire tutto il supporto possibile ai lavoratori diversamente abili, affinché possano ritrovare la serenità lavorativa e personale che meritano”.