SPIGNO SATURNIA – Recuperare il tempo e le occasioni perdute. Con questo motivo d’ordine si è svolta la prima seduta davvero operativa del consiglio comunale di Spigno Saturnia uscito dalle urne dell’8 e del 9 giugno scorsi e la maggioranza che sostiene il neo sindaco Marco Vento ha dovuto affrontare un ordine del giorno “monstre” in cui campeggiavano argomenti davvero impegnativi rispetto alle fasi iniziali di una qualsivoglia consiliatura.
“Non potevano fare diversamente perché non avevano altre soluzioni” – ha commentato il primo cittadino in considerazione dei tre principali argomenti – documento unico di programmazione 2024-2026, bilancio di previsione 2024-2026 e rendiconto dell’esercizio finanziario 2023 “ereditati” dalla precedente consiliatura terminata anzitempo a poche settimane dal voto amministrativo a causa di un’autentica implosione che di fatto aveva determinato la sua polemica eutanasia. La nuova maggioranza a poco mento di 40 giorni dal vittorioso voto amministrativo aveva davanti due opzioni: ratificare le precedenti scelte contabili della Giunta del sindaco Salvatore Vento o effettuare altre decisioni.
Per spirito di responsabilità – ha detto il neo sindaco di Spigno Marco Vento – abbiamo optato per la prima soluzione perché il comune stava operando a metà dell’esercizio finanziario 2024 ancora in dodicesimi e non potevamo più tollerare questa situazione che la passata gestione amministrativa ci ha consegnato. Naturalmente la nostra consiliatura inizia ora. Inizia con un bilancio e con un piano economico finanziario che non sono nostri ma, nonostante ciò, alcune promesse elettorali in tema di alleggerimento tributario le abbiamo già mantenute con il voto del consiglio comunale”.
Il sindaco Marco Vento si riferisce alla conferma delle aliquote comunali (Imu ed addizionale Irpef) che per quanto riguarda la Tari ha previsto piccoli ma comunque promettenti sgravi per le famiglie spignesi. Sul piano politico questi argomenti politici sono stati approvati favorevolmente dalla nuova maggioranza Vento e da una parte delle minoranze e, più precisam ente, dai consiglieri di “Prima Spigno”, Salvatore Vento e Karim Tucciarone.
Debuttando nel rinnovato consiglio comunale – era risultato assente per motivi personali nella seduta di insediamento tenutasi all’aperto in piazza Dante – l’imprenditore ed ex candidato a sindaco Williams Di Cesare ha seguito un’altra strada politica: si è astenuto sugli argomenti contabili-finanziari e sui punti più tecnici inseriti nell’agenda consiliare. Tra questi l’approvazione del piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari 2024- 2028, la verifica delle quantità e qualità di aree da destinarsi alla residenza ed alle attività produttive o terziarie che potranno essere cedute in proprietà o diritto di superficie nell’anno 2024 ed il varo del programma triennale dei lavori pubblici e degli acquisti e forniture e servizi 2024-2026.
La seduta consiliare sull’approvazione del bilancio di previsione 2024, infine, ha inaugurato da parte della nuova maggioranza consiliare una nuova e diversa concertazione – cosa che era mancata nei tribolati sgoccioli dell’amministrazione del sindaco Salvatore Vento – con i vertici dell’apparato burocratico-amministrativo del Comune. Non è un caso che hanno relazionato, ciascuno per le proprie competenze, i responsabili dell’area finanziaria e tecnica dell’ente Roberto Di Perna e Salvatore Baris e gli effetti (positivi anche dal punto di vista politico) non sono tardati ad arrivare. Anche immediatamente.