Minturno / Revocata la transazione di oltre un milione e mezzo alla ditta Del Prete, l’opposizione: “Avevamo ragione”

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MINTURNO – “Dopo circa tre mesi dall’approvazione in consiglio comunale da parte della maggioranza Stefanelli della transazione con la ditta Del Prete per un importo di circa 1 milione e 600 mila euro, decisione da noi sempre contestata, non avendo mai avuto modo di constatare direttamente la presenza di specifici atti tecnici e contabili che la suffragassero con sufficiente chiarezza e trasparenza, la stessa maggioranza ha ritenuto ritornare indietro, revocandola sulla base di dubbi da noi a chiare lettere sollevati all’epoca, ma mai ascoltati con senso di proficuo ed utile confronto in quella sede”. Lo dichiarano in una nota congiunta i gruppi consiliari di Lega (Massimo Moni e Nicolò Graziano), Fratelli d’Italia (Pino D’Amici e Francesco Larocca) e Minturno Domani (Barbara Sardelli).

“Più volte, in sede di discussione della transazione – proseguono i consiglieri comunali dell’opposizione – siamo intervenuti sottolineando l’esigenza di un più approfondito parere, necessario vista l’importanza e la complessità della situazione ed avendo forti dubbi circa l’imputabilità dei costi aggiuntivi ai Pef successivi, determinando un forte aumento della tari sino al 2027, ritenendo invece che costituissero gli stessi debito fuori bilancio, ma davanti tali nostre perplessità furono respinte con categorica certezza dalla maggioranza. Solo dopo tre mesi, l’amministrazione ci comunica la volontà di revocare la delibera di transazione avendo condiviso postumo le nostre stesse perplessità”.

“Riteniamo che quanto accaduto in consiglio comunale costituisca l’ennesima conferma dell’esigenza di un cambio di passo dell’amministrazione, finora arrogantemente chiusa nelle proprie certezze piuttosto di essere aperta al dialogo ed al confronto per il bene del nostro paese”, conclude la nota.