GAETA – La nuova gestione delle sedute del consiglio comunale di Gaeta (in termini di interventi video ed audio dei singoli consiglieri e assessori) è stata inaugurata lunedì mattina da uno pesantissimo scontro al vetriolo, al limite del codice penale, tra il sindaco Cristian Leccese ed il capogruppo del Pd Emiliano Scinicariello. All’ordine del giorno della seduta consiliare campeggiava lo svolgimento delle interrogazioni e delle interpellanze, l’esponente avrebbe voluto discuterne diverse che attendevano da tempo, da mesi, di avere le risposte da parte del Primo Cittadino che, regolamento consiliare alla mano, si è rifiutato: “Sono tenuto a rispondere solo a quelle presentate negli ultimi trenta giorni motivo per cui mi dica a quali”.
Per Scinicarello la risposta del sindaco Leccese “è stata molto di più di una grave provocazione tra il silenzio e la complicità del presidente del consiglio comunale Davide Speringo che ormai ha dimenticato di svolgere il ruolo di super partes ma di essere organico alla maggioranza di cui fa parte”. E’ bastata questa velenosa sortita verbale al capogruppo del Pd Scinicariello per annunciare il suo abbandono dal consiglio comunale sbattendo metaforicamente la porta e mandando al diavolo il Sindaco. Speringo è finito sul banco degli imputati perché, alla luce della presentazione di diverse interrogazioni da parte delle minoranze, avrebbe dovuto e potuto convocare una seduta consiliare ad hoc con il sistema del “question-time” entro il trentesimo giorno dalla loro formalizzazione.
“E invece siamo stati costretti a sintetizzare i nostri interventi entro il termine di due ore che ci concede il regolamento tanto caro al sindaco Leccese – ha specificato il consigliere comunale della lista “Insieme con Silvio D’Amante sindaco” e presidente della commissione Trasparenza, Franco De Angelis – Questa maggioranza ha deciso di umiliare il nostro ruolo istituzionale facendo presentare da alcuni suoi esponenti interrogazioni con argomenti che hanno il solo obiettivo di limitare i nostri interventi”. E’ stato lo stesso De Angelis a rendere pan per focaccia all’assessore alla Polizia Locale relativamente ai recenti e discussi interventi di ripascimento su un tratto della spiaggia di Serapo (“qualcuno deve ancora dirci come i mezzi cingolati sino entrati per conto di un privato in un varco chiuso con un lucchetto che solo qualcuno poteva avere”) e alla situazione di anarchia e abusivismo commerciale in cui versano quasi tutte le spiagge della città”.
Il sindaco Leccese ha ammesso come il comune abbia dimenticato di rimuovere un servizio igienico in piazza Mare dell’Arco allestito diverse settimane fa in occasione di un’iniziativa eno-gastronomica organizzata in stretta collaborazione con la Camera di Commercio. Lo scontro è stato altrettanto forte quando il Primo Cittadino ha difeso la scelta della ripartizione tecnica di spostare due alberi che, sistemati soltanto due anni nell’ambito di lavori di riqualificazione della vicina piazza Mazzolo, permetteranno ad una società controllata da un componente della sua segreteria di potenziare la superfice dei suoi dehors.
“Il sindaco Leccese ha legittimato questa decisione secondo quanto prevede il regolamento consiliare sulla somministrazione di cibo e bevande su suolo pubblico – ha aggiunto De Angelis – Peccato che non abbia detto che il dirigente per rilasciare questa autorizzazione autorevole abbia dovuto chiedere alla Giunta di adottare una delibera in cui per il caso di un solo imprenditore è stato espresso un chiaro orientamento politico”. Leccese in sede di discussione delle interrogazioni ha fornito un importante annuncio rispondendo ad un quesito della consigliera comunale di opposizione Sabina Mitrano sui tempi di riapertura del contestatissimo cantiere per la riqualificazione di Molo Santa Maria, nel quartiere di Gaeta Sant’Erasmo. I lavori sono stati appaltati ad una nuova impresa – è di Perugia – ma, in considerazione dell’estate, scatteranno “agli inizi di settembre.
Il consiglio a larga maggioranza (ci sono state le sole astensioni dei consiglieri di opposizione De Angelis e Mitrano) ha approvato il piano definitivo che, previsto dalla normativa vigente, prevede la vendita di 24 alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica in località “Mazzamariello”.
Lo prevede il decreto interministeriale del 24 febbraio 2015 che concede agli enti proprietari di immobili di ERP, in coerenza con i programmi regionali finalizzati a soddisfare il fabbisogno abitativo, di predisporre specifici programmi di alienazione per conseguire una “più razionale ed economica gestione del patrimonio. La stessa delibera di Giunta Regionale del Lazio 22 settembre 2020 numero 623, in attuazione del Decreto legislativo del 24 febbraio 2015, individua le classi di immobili di edilizia sovvenzionata da ricomprendere nei programmi di alienazione sulla base di determinati parametri e a seguito di una relazione di opportunità tra investimento per la riqualificazione e/o messa in sicurezza e valutazione di mercato. A tentare, almeno inizialmente, di bloccare la delibera è stato il consigliere De Angelis (“è possibile approvarla con il parere di legittimità contabile di qualche mese fa dell’ex dirigente Maria Veronica Gallinaro?”) e quello di maggioranza Marco Di Vasta. Se il primo alla fine si è astenuto, il secondo si è allineato al resto della maggioranza dopo aver censurato platealmente la decisione di portare in consiglio comunale una delibera che “meritava altro. Sarebbe stato più giusto e corretto che la commissione urbanistica ultimasse una ricognizione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica sull’intero territorio comunale e si definissero alcuni altri accorgimenti.
Il plesso di “Mazzamariello” versa complessivamente in uno vergognoso stato di abbandono e degrado e se il comune non provvede a migliorare sul piano architettonico e funzionale alcune sue pertinenze rischia di affrontare salatissimi contenziosi da parte dei nuovi proprietari!” Non si è fatta attendere la presa di posizione del sindaco di Gaeta: “Con la ratifica definitiva da parte del Consiglio Comunale si potrà procedere all’ alienazione di alcuni alloggi del “Mazzamariello”, il cui iter venne da noi avviato all’ inizio della consiliatura. Chiaramente gli stessi vengono venduti solamente a chi ne ha diritto, cioè a chi risulta assegnatario da tanti anni di detti immobili. Provvederemo quindi alla vendita di questi alloggi, il cui ricavato verrà investito nella ristrutturazione e manutenzione di altri immobili ERP, alcuni dei quali potranno essere destinati agli aventi diritto in base alla graduatoria ERP. Del resto, ribadisco ancora una volta, che emergenza abitativa e sviluppo del patrimonio di edilizia residenziale pubblica sono tra i temi che abbiamo inserito nel programma elettorale e che vogliamo portare avanti sotto tutti i punti di vista. Oggi, il passo che permetterà a molti concittadini di realizzare dopo tanti anni un sogno. Mi congratulo sin d’ ora con queste persone che aspettavano da una vita questo momento e che tra qualche giorno diverranno proprietari dell’immobile in cui vivono”.
Il Consiglio infine ha approvato una delibera relativa al contratto dei marittimi, una iniziativa su segnalazione del sindaco di Torre del Greco indirizzata alle città che hanno una più alta presenza di lavoratori del mare, affinché venga dato un ulteriore forte segnale, il più unitario possibile, circa la vertenza del comparto, attraverso l’ approvazione di un ordine del giorno comune. Ciò al fine di intraprendere tutte le iniziative possibili per consentire di rivedere la vigente normativa relativa alla misura dell’ indennità di malattia della gente di mare, contenuta nella Legge di Bilancio 2024,coinvolgendo in un dialogo costruttivo Governo e Ministeri preposti.
Il consiglio comunale di lunedì ha infine inaugurato un nuovo sistema per lo streaming delle sedute del Consiglio Comunale, capace anche di registrare e che consente la partecipazione ai lavori da remoto ad un consigliere o assessore. Su due monitor è possibile visionare gli argomenti che si stanno trattando, il numero dei consiglieri presenti, il timer che scatta ad ogni intervento. I dispositivi sistemati nell’ Aula Consiliare – ha spiegato il presidente d’aula Davide Speringo – consentono di rilevare attraverso il badge di ogni consigliere, il numero dei presenti. Inoltre per quanto riguarda le votazioni, si potrà partecipare premendo il bottone del sì o quello del no. Il tutto è compreso nell’ambito del nostro programma elettorale, che prevede l’ informatizzazione completa dell’ Ente”- ha concluso il sindaco Leccese.