FONDI – Dopo l’operazione svolta due settimane fa nei confronti di 8 aziende agricole operanti nelle aree di Sabaudia e Terracina, nella quale erano emerse diverse irregolarità in numerose posizioni lavorative, ulteriori accertamenti sono stati svolti dai militari della Compagnia di Fondi e hanno portato alla luce illeciti nei confronti di due aziende operanti nel settore ortofrutticolo della piana di Fondi. In particolare, da un controllo svolto in una cooperativa agricola gestita da imprenditori locali, sono stati individuati 3 lavoratori completamente in nero, mentre all’interno di un’azienda di ortaggi, gestita da indiani, sono stati trovati dei fitofarmaci illeciti, alcuni dei quali particolarmente pericolosi, per i quali era stata revocata l’autorizzazione dal Ministero della Salute a causa delle loro proprietà altamente nocive.
Le Fiamme Gialle di Fondi hanno sequestrato oltre 600 litri di fitofarmaci illegali non autorizzati dal servizio Sian dell’Asl, stoccati in luoghi non idonei. Al momento dell’arrivo dei finanzieri il titolare dell’azienda agricola, sprovvisto delle autorizzazioni necessarie all’acquisto, alla detenzione e all’uso dei fitofarmaci, nonché privo dell’obbligatorio registro di trattamenti per le colture in essere e quelle degli anni precedenti, veniva colto in flagranza nella preparazione di una miscela di circa di 20 mila litri (tra acqua e vari fitofarmaci) verosimilmente da utilizzare sulle colture prima della loro raccolta e confezionamento. Il prodotto preparato, come accertato anche dall’intervento dei tecnici dell’Asl di Fondi contestualmente attivati, oltre ad eliminare le erbe infestanti, avrebbe inciso sui processi fisiologici dei vegetali aumentando la nutrizione prima della raccolta, così da conferire all’ortaggio maggior volume/peso e lucentezza renderlo in tal modo più appetibile sul mercato.
L’utilizzo della miscela di fitofarmaci illegali può comportare la diffusione di sostanze dannose nell’ambiente con il rischio concreto di introdurre i residui tossici di prodotti fitosanitari nella catena alimentare degli altri organismi viventi, con conseguenze gravi soprattutto per il consumatore finale. Allo stesso modo, l’utilizzo incontrollato di questi prodotti espone i lavoratori a rischi di intossicazioni soprattutto nella fase dello spargimento del prodotto quando, non avendo le necessarie competenze, abilitazioni e protezioni, non vengono adottate le necessarie precauzioni, così esponendo l’operatore al rischio di assorbire le sostanze. Sequestrati sia i fitofarmaci trovati in azienda sia la miscela preparata che stava per essere irrorata sul terreno in piena produzione.
Peraltro, l’attività di ricerca documentale ha permesso di accertare come il titolare dell’azienda, al fine di acquistare i fitofarmaci in modo illegale, si sia avvalso della collaborazione di due connazionali, titolari del patentino, così da bypassare i controlli obbligatori posti in essere dai rivenditori.