Tutela delle tartarughe di mare: firmato un protocollo per la protezione dei nidi da Ponza a Minturno

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SUD PONTINO – Un’importante iniziativa a favore della biodiversità marittima è stata lanciata dai comuni costieri a sud di Roma e dai parchi del Lazio: un protocollo di linee guida per la protezione dei nidi della tartaruga Caretta Caretta e del suo habitat naturale lungo la costa laziale. Questa misura è essenziale per affrontare l’urgenza della tutela ambientale, poiché i nidi di tartarughe marine identificati sulle spiagge italiane sono ormai centinaia, con almeno nove presenti sulle coste del Lazio.

L’aumento dei nidi è spiegabile anche con il riscaldamento climatico: le uova sono state deposte fra la fine di giugno e l’inizio di luglio e, a causa delle elevate temperature, la schiusa potrebbe avvenire in anticipo rispetto ai canonici 65 giorni, prevedendo l’evento già a fine agosto o entro la prima metà di settembre. La schiusa è un evento cruciale in natura: centinaia di tartarughe appena nate tentano di raggiungere il mare, percorrendo l’arenile a tutta velocità e lottando per sopravvivere.

Nel Lazio, i nidi si trovano sulle spiagge intorno a Tarquinia, Ardea, Nettuno, Terracina e Sabaudia. Tuttavia, il pericolo non risiede solo nella selezione naturale: l’habitat di queste tartarughe è minacciato dall’inquinamento, dall’abusivismo edilizio e dal turismo di massa.

Per questo motivo, Legambiente, che da anni coordina in Italia e nel Lazio il progetto europeo “Life Turtlenest”, ha coinvolto i comuni e i parchi costieri nella firma di un protocollo che contiene linee guida fondamentali per tutelare i nidi della Caretta Caretta, simbolo dell’ecosistema marino laziale. I comuni che hanno aderito all’iniziativa sono: Pomezia, Ponza, Terracina, San Felice Circeo, Sabaudia, Fondi e Minturno.

Hanno firmato il protocollo anche il parco di Fogliano, la Riserva naturale Saline di Tarquinia, l’Area marina protetta di Ventotene e il parco Riviera di Ulisse. L’accordo prevede una serie di iniziative e linee guida che dovranno essere osservate da tutti i firmatari. Tra queste, la pulizia delle spiagge dovrà essere effettuata a mano, senza l’uso di macchinari, per evitare lo spianamento delle dune che potrebbe risultare letale per le uova.

Sarà inoltre vietata la sosta e il transito di mezzi a motore nei pressi delle spiagge. Le coste saranno monitorate per evitare l’accensione di fuochi e l’abbandono di rifiuti, anche vicino alle isole ecologiche. Infine, sarà ridotta l’intensità della luce dei lampioni vicini alle spiagge, un fattore decisivo poiché la luce artificiale può surriscaldare l’ambiente, interferire con la schiusa delle uova e disorientare i nuovi nati quando cercheranno di raggiungere il mare.

La tutela delle tartarughe Caretta Caretta è fondamentale, spiega Legambiente. «Sono importanti anche dal punto di vista socio-economico per una strategia di sviluppo del territorio che coniughi le esigenze di tutela delle risorse naturali con la realizzazione di attività economiche sostenibili», afferma Stefano Di Marco, project manager di Legambiente. I comuni, conclude, hanno un ruolo cruciale nella conservazione della specie e del suo habitat, unendo la protezione ambientale a uno sviluppo economico rispettoso dell’ecosistema.