MINTURNO – Tornano le Serate a Minturnae, rassegna culturale che anche quest’anno vedrà la sinergia e collaborazione tra il Comune di Minturno e la Direzione regionale Musei nazionale, con spettacoli di teatro, danza, musica ed incontri con illustri personaggi che animano il panorama culturale del nostro paese, nella cornice del Teatro romano del Parco archeologico di Minturnae.
Si comincia sabato 27 luglio alle ore 21 con lo spettacolo teatrale “Sei personaggi in cerca di autore” di Luigi Pirandello, con Felice Della Corte e con Silvia Brogi, Gino Auriuso, Francesca Innocenti, Gioele Rotini, Marco Lupi, Titti Cerrone, Luca Vergoni, Andrea Meloni, Jessica Agnoli, Fabio Orlandi, regia Claudio Boccaccini. “Sei personaggi in cerca d’autore” è molto probabilmente l’opera più famosa di Luigi Pirandello e, di sicuro, quella che più di ogni altra ne compendia e sintetizza le tematiche, i climi, le suggestioni.L’opera debuttò nel 1921 e il pubblico rimase talmente sconcertato che alla fine dello spettacolo contestò violentemente lo stesso autore presente in sala al grido, come si sa, “Manicomio! Manicomio!”. Oggi, a distanza di un secolo, in una società profondamente mutata, è lecito chiedersi cosa rimanga di scandaloso, di disorientante, di sorprendente in quest’opera. Si può escludere sicuramente il meccanismo del “teatro nel teatro”, ormai trito, visto e rivisto. Anche il linguaggio, che può anzi risultare oggi spesso ridondante, prolisso, barocco, specchio di una certa “italietta” prefascista piccolo-borghese, ormai poco funzionale a una moderna visione dell’azione e comunicazione scenica. Quello che continua a stupirci e appassionarci in questa grande opera è altro. Tanto altro. Il “plot”, ad esempio, che in Pirandello è sempre geniale, avvincente, appassionante e in questo caso anche ricco di colpi di scena; e poi lo scavo nella desolazione e nelle trappole dell’animo umano; e poi ancora la messa a confronto, impietosa, tra una concezione del teatro stanca, annoiata, routinier – che ha i suoi rappresentanti nel gruppo della “compagnia”, capocomico e attori – e la verità feroce e vibrante della teatralità vitale e ardente nei “personaggi”.
Ecco, in questo soprattutto è continuamente ribadito un concetto tanto caro a Pirandello: quanto i personaggi, frutto della fantasia di un autore, siano più vivi e veri delle persone reali. Talmente vivi e veri che invaderanno un giorno il palcoscenico di un teatro interrompendo, con un colpo di scena, la prova di una compagnia e dando inizio così a un’opera considerata a ragione un testo capitale della drammaturgia universale.
Il 12 agosto, Maurizio Casagrande in La Prova del Nove, una commedia fresca e divertente, per farci ridere ed emozionare. “Voglio fare uno spettacolo musicale, fresco, divertente, da bere tutto in un sorso per togliersi la sete di svago dell’estate.” Queste mi sono detto quando ho deciso di portare in scena questa idea, fatta di belle canzoni, di racconti interessanti, di sketch divertenti, di piccoli momenti di riflessione diluiti in una risata e il tutto in compagnia di bravissimi attori, cantanti e musicisti.
Il 14 agosto, Gente Distratta in cerca di Pino Daniele. “Amando, Sognando, Crescendo” ecco uno dei versi del celebre brano di Pino Daniele, Gente Distratta, che ha ispirato il nome della band che mette in scena un concerto dedicato al grande musicista partenopeo. Di “tribute band” che omaggiano Pino Daniele ce ne sono tante e talvolta alcune di esse arrivano al punto di imitare il bluesman napoletano nell’aspetto e nella voce. I Gente Distratta non nascono con questo obiettivo e definirli una “tribute band” sarebbe davvero riduttivo. I Gente Distratta offrono al pubblico qualcosa di diverso. Alla musica si aggiungono parole ed atmosfere che, con grande poesia, descrivono i momenti salienti della carriera di Pino e mettono in luce il genio del grande artista.
Il 16 agosto Battisti Legend,con Roberto Pambianchi & Band. Uno spettacolo dedicato alla memoria di uno dei più grandi cantautori italiani: Lucio Battisti. ‘Battisti Legend’ è un affascinante spettacolo che omaggia l’eredità musicale di Lucio Battisti, una delle icone più amate della musica italiana. Attraverso una combinazione di performance dal vivo, proiezioni visive coinvolgenti e narrazione avvincente, lo spettacolo offre un viaggio emozionante nella vita e nelle canzoni di questo leggendario artista. Gli spettatori saranno trasportati nel cuore della sua musica, rivivendo i successi indimenticabili che hanno definito un’intera generazione. ‘Battisti Legend’ è un’esperienza straordinaria che celebra la creatività senza tempo di Battisti, offrendo una serata di pura magia musicale e ricordi indelebili.
Il 18 agosto, Pink Floyd Immersion, un viaggio musicale e visivo senza pari. Gli spettatori saranno trasportati dalle melodie iconiche dei Pink Floyd, eseguite con maestria da una band di talento che rende omaggio alla leggendaria formazione britannica. A chiudere le Serate a Minturnae, il 26 agosto, Paolo Crepet con Mordere il Cielo. Inutile negarlo, girarci attorno. Viviamo tra nuove guerre, migrazioni di massa, povertà che si ammassano nelle grandi città, vecchie e nuove droghe dilagano, ansie e angosce trovano inconsuete espressività. Come se un’antica cicatrice interiore fosse tornata a condizionare il tempo presente. Eppure, molti continuano a cercare, forse proprio perché l’eclissi della ragione coglie un’umanità sempre più smarrita. Proprio adesso che una parte del pianeta pensava di aver conosciuto benessere e allungamento della vita, mi chiedo dove siano andate a finire le nostre emozioni, perché in tanti tendono a relegarsi in una solitudine che accomuna giovani e adulti, vecchi e bambini. Siamo all’età dell’insensibilità? Il rischio c’è ed è sempre più forte. Occorre parlare di questa potenziale eclissi di una parte della nostra sfera emotiva, le complicità e le omissioni che tendono a tradire l’identità più profonda di ogni essere umano. Per tornare a “mordere il cielo” occorre ritrovare il coraggio di nuove eresie, rinnovare ribellioni per inseguire le nostre unicità, diffidando di quella grigia normalità dietro la quale si nasconde il sinistro rumore della neutralizzazione dell’anima.
Teatro Romano di Minturnae
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