LATINA – Le promesse della commissaria straordinaria dell’Asl di Latina Sabrina Cenciarelli. La Funzione Pubblica di Cgil, Cisl ed Uil e del Nursind di Latina hanno dichiarato e subito “congelato” la loro dichiarazione dello stato di agitazione del comparto sanità dell’Asl di Latina. L’hanno fatto dopo un “proficuo incontro” con la stessa nuova guida della sanità pontina che ha dato mandato ai dirigenti responsabili della stessa Asl pontina di “risolvere tempestivamente” le problematiche poste dai sindacati di categoria. Quest’ultimi hanno deciso di sospendere “temporaneamente” lo stato di agitazione riservandosi di vigilare “affinché siano rispettati gli impegni assunti nei tempi stabiliti”.
Si tratta di beneficiare dell’acconto della produttività 2024 nella busta paga del mese di agosto, della ricarica dei buoni pasto (maturati anche oltre il primo trimestre 2024) nella prima decade di agosto, dell’avvio delle procedure di mobilità volontaria entro il prossimo mese, del potenziamento delle numero delle chiamate da parte della “Uoc reclutamento” per accelerare le assunzioni del personale. I sindacati hanno ottenuto la fissazione al prossimo 31 luglio dello svolgimento di un incontro per la sottoscrizione dell’accordo economico per gli anni 2023-2024 relativamente al riconoscimento del saldo della produttività 2023. Dichiarando lo stato di agitazione in una lettera inviata al neo Prefetto di Latina Vittoria Ciaramella, alla commissione di garanzia per l’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali e, naturalmente, al commissario straordinario dell’Asl Sabrina Cenciarelli, Claudio Maggiore, Emiliani Milani, Giancarlo Ferrara e Giovanni Santucci avevano stigmatizzato anche l’irrisolta risoluzione a questioni come la carenza di personale nell’Asl.
La commissaria straordinaria Cenciareelli incontrando i segretari provinciali della Funzione Pubblica di Cgil, Cisl Uil e Nursind ha garantito come l’azienda continui da settimane a pubblicare manifestazioni di interesse per reclutare medici, specializzati o specializzandi nell’urgenza e nell’emergenza, interni o esterni all’Asl, a favore dei pronto soccorso degli ospedali Santa Maria Goretti di Latina, “Alfredo Fiorini” di Terracina, “San Giovanni Di Dio” di Fondi (per il cui reparto di ginecologia è in scadenza un bando per rimpinguare gli organi di ulteriori tre specialisti) e “Dono Svizzero” di Formia. Per l’emergenza la stessa Asl, dopo il via libera della Regione Lazio, ha espletato un concorso per 23 medici ma hanno presentato la candidatura sono in quattro, uno dei quali è stato anche escluso . L’intesa, temporanea, con i sindacati si è arricchita di un’altra garanzia dell’Asl pontina che si è impegnata a chiedere alla Regione Lazio la possibilità di aumentare l’importo del buono pasto a sette euro e riconoscere il relativo requisito di sei ore di lavoro svolto.