Il dirigente del settore “Sviluppo economico, edilizia, attività pianificatoria e patrimonio” del Comune di Gaeta Pietro D’Orazio vuole vederci chiaro sull’iter sinora eseguito dai suoi predecessori prima di concedere il suo nulla osta alla variante al piano regolatore generale per la realizzazione di una casa di riposo per anziani in località “Calegna”. E’ il motivo per il quale l’argomento, che qualche fibrillazione politica ha già creato nella maggioranza di centro destra, non è stato inserito più nell’ordine del giorno del consiglio comunale di mercoledì mattina. Lo “stop” l’avrebbe dato l’ingegner D’Orazio chiedendo invece di verificare l’iter seguito in considerazione che il progetto presentato dalla “Pida srl” (l’amministratrice è la sorella di una consigliera comunale di maggioranza di prima fascia in termini elettorale) deve meritare un’ostica variante al Prg con un cambio di destinazione d’uso (dell’area interessata dall’intervento di natura immobiliare ) da “edilizia scolastica ad edilizia sanitaria, sociale ed assistenziale” in località Calegna.
Il punto non meriterà, almeno per il momento, i riflettori dell’aula ma sarà discusso regolarmente martedì di buon mattino, alle 8.45, nella commissione consiliare Lavori Pubblici e Urbanistica convocata dalla sua presidente Pina Rosato con soli tre argomenti in agenda. Il progetto in variante della “Pi.da.srl” campeggia al secondo punto (prima delle canoniche “varie ed eventuali”) e dopo la presa d’atto di una sentenza del consiglio di Stato che ha posto una parola fine alla controversia per l’acquisizione al patrimonio indisponibile del comune della arre ex Eni utilizzate (durante il primo mandato del sindaco di centrosinistra Silvio D’Amante quasi 20 anni fa) per la realizzazione del depuratore comunale”. Sul progetto della Rsa, dunque, il dirigente del dipartimento Seap D’Orazio vuole capire cosa è stato prodotto prima di lui da chi l’ha preceduto al settore urbanistica del comune (l’architetto Stefania Dellla Notte) e matedì mattina ha garantito che parteciperà alla seduta commissione urbanistica probabilmente in compagnia di coordinatrici di servizio Lilia Maria Pelliccia e Luisa Olivieri.
“L’ingegner D’Orazio va soltanto ringraziato perché vuole mettere in condizione il consiglio comunale di deliberare in serenità e senza alcuna perplessità – ha commentato il consigliere comunale d’opposizione e presidente della commissione “Controllo e garanzia” del comune di Gaeta, Franco De Angelis – Vanno esaminate le osservazioni e le opposizioni presentate dopo la pubblicazione del progetto con la presa d’atto del verbale della chiusura della conferenza di servizi decisoria svolti ai sensi della legge 241/1990”. E, ironia della sorte, il punto quando sarà calendarizzato nel consiglio comunale prevede il vaglio delle osservazioni presentate – ironia della sorte – dall’attuale consigliere De Angelis ma protocollate nel 2023 quando era ancora un semplice cittadino. Il progetto della Pida srl ha una gestazione nel 2004 quando due delibere di consiglio comunale, mai revocate, vincolarono la destinazione di due particelle di proprietà privata (pari a circa 2800 metri quadrati) alla realizzazione della palestra della scuola media “Principe Amedeo” e di un centro anziani. Nessuna delle due strutture è stata mai realizzata nell’ambito di un promesso (e mai eseguito) piano di potenziamento delle infrastrutture sociali ma un crocevia all’intera procedura c’è stata nel 2020 quando la “Pida srl” acquistò i due terreni dei privati per poco più di 90mila euro. Si tratta di due particelle che non erano contigue ma intervallate da un “fazzoletto” di Se lo fecero temendo l’esproprio del Comune da un giorno all’altro; va precisato di terreno di 240metri quadrati di proprietà del Comune di Gaeta, anch’essa vincolata per la realizzazione della futuribile palestra.
La “Pi.da. srl” aveva bisogno come il pane di quei 240 metri quadrati di terreno comunale offrendo all’allora amministrazione comunale di Cosimino Mitrano 30 euro al metro quadrato. Il comune rispose di sì a quella strategica cessione di superfice compiendo forse una dimenticanza: quel terreno di 240 metri quadrati aveva un chiaro vincolo nel Prg approvato nel lontanissimo 1973, avrebbe dovuto ospitato una palestra o un centro sociale e non una Rsa privata L’atto di acquisto tra la società immobiliare – un’analoga acquistò dall’ex Consorzio Industriale del sud pontino per soli 409 mila euro una parte dell’ex piazzale stazione ferroviaria – venne perfezionato dal notaio nel dicembre di quattro anni fa ed un mese più tardi venne protocollato al comune un progetto, condito dall’immancabile e necessaria variante al Prg, per realizzare una residenza per anziani.
Ad una condizione: la proposta avrebbe dovuto beneficiare della copertura di finanziamenti pubblici sulle tre particelle appena acquistate. Iniziarono così l’iter di approvazione con tanto di pubblicazione della richiesta di variante e lo svolgimento della conferenza di servizi conclusa negli ultimi mesi del 2023. Il sindaco di Gaeta Cristian Leccese sa per primo che questo intervento potrebbe conoscere problemi di numeri per l’approvazione della variante presentata dalla “Pi.da.srl” anche perché il progetto ha legittimamente subito un incremento del suo valore economico grazie alla frettolosa dismissione della particella del Comune di Gaeta. Non ha mai negato di promuovere un’azione di distinguo all’interno della maggioranza Leccese lo stesso ex sindaco Massimo Magliozzi. Era assessore dell’ultima Giunta Mitrano quando venne venduta la particella di proprietà comunale e ora ricorda correttamente la sua destinazione urbanistica dell’area: secondo l’attuale Prg può ospitare soltanto un centro sociale o una palestra.
E se l’intervento in prima persona dell’ingegnere D’Orazio fosse stato “consigliato” dal sindaco Cristian Leccese con il chiaro intento di rallentare (esclusivamente dal punto di vista tecnico-amministrativo) il progetto di approvazione della varante al Prg presentato dalla “Pi.da srl” in attesa di tempi migliori? Un fatto – come detto – esiste: l’argomento non campeggia nell’agenda consiliare di mercoledì che preede argomenti più tecnici come l’approvcazione dell’assestamento Generale di Bilancio e Salvaguardia degli Equilibri per l’esercizio 2024, il riconoscimento di alcuni debiti fuori bilancio alla luce della sentenza del Tribunale di Cassino n. 2139/2022, l’adozione di programmi di rigenerazione/riqualificazione urbana della piana di Sant’Agostino e degli interventi per il miglioramento sismico e per l’efficientamento energetico degli edifici (ai sensi dell’ articolo 5 della Legge Regionale 18 luglio 2017) e, infine, la verifica dello Stato di Attuazione delle linee programmatiche.