Ventotene / Storia del confino politico, proiezione del film documentario “La voce di Ventotene”

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VENTOTENE – Dopo la presentazione al Parlamento Europeo di Bruxelles lo scorso 9 aprile, il film documentario “La voce di Ventotene” ha iniziato un tour nazionale che avrà una proiezione speciale martedì 30 luglio, alle 22, nell’ambito del “Ventotene Film Festival”. Lo farà alla presenza, tra gli altri, del regista Stefano Di Polito e del direttore della fotografia Alessio Castagna.

“La storia del confino di Ventotene per molti decenni è stata negata a causa della demolizione negli anni Settanta dei Cameroni che componevano la cittadella confinaria – ha dichiarato il regista Stefano Di Polito – Di questa pagina fondamentale per la storia d’Italia e d’Europa non ci sono più tracce fisiche, restano i fascicoli giudiziari, gli scritti dei confinati e i racconti degli anziani ventotenesi che ricordano il loro rapporto con i confinati politici. Recuperare questa pagina di storia nazionale ed europea, diventa urgente e significativo soprattutto oggi che viviamo ai confini di una nuova guerra mondiale”.

Il documentario racconta il confino di Ventotene, dove furono esiliati tutti i principali oppositori del fascismo, da Sandro Pertini a Camilla Ravera, a Umberto Terracini, a Giovanni Pesce, a Giuseppe Di Vittorio ed ancora ad Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni. Di nascosto dalle milizie fasciste seppero organizzare una biblioteca clandestina e dei corsi di formazione politica che li portarono a progettare la Liberazione dell’Italia e la nascita dell’Europa Unita. Furono proprio Spinelli, Rossi e Colorni a scrivere sulla seconda isola pontina, nella primavera del 1941, il “Manifesto di Ventotene” che porrà le basi per l’unità europea.

A ottant’anni di distanza il documentario di Di Polito ripercorre la storia attraverso le voci degli isolani, intrecciando le memorie dirette degli anziani con le riflessioni della storica Filomena Gargiulo e del libraio dell’isola Fabio Masi e facendo recitare da chi vive oggi a Ventotene le parole dei confinati politici, tratte dalle loro lettere e da alcuni libri autobiografici scritti sul confino. Da aprile il film è stato presentato in molte scuole d’Italia e grazie al tour “Dai voce”, sono molte le sale, i circoli e le associazioni che hanno richiesto la proiezione del documentario, per sensibilizzare il pubblico al tema. Il film è stato girato, a partire dalle riprese di Alessio Castagna, videomaker che vive sull’isola, coinvolgendo molti ventotenesi nel recupero di questa memoria unica in Europa.

IL REGISTA

Stefano Di Polito, 49 anni torinese, ha scritto e diretto “Mirafiori Lunapark (2014), prodotto da Mimmo Calopresti con il sostegno di Rai Cinema e del Mibact e con interpreti come Alessandro Haber, Antonio Catania e Giorgio Colangeli. Per Magda Film ha diretto poi i documentari Waiting (2019), film manifesto sullo ius soli, e Le Mille Notti (2023), film dedicato alle nuove generazioni di italiani con background migratorio. Nel 2024 ha presentato il suo nuovo documentario “La Voce di Ventotene” (2024), in anteprima mondiale al Parlamento Europeo di Bruxelles. In precedenza ha scritto il romanzo civico “C’è chi dice no” (2012) per Chiarelettere sulla nascita del primo movimento anticorruzione in Italia e in seguito il diario sulla gravidanza vista dal padre “E poi sarà amore” (2017) per Imprimatur Editore e distribuito da Rizzoli.