Cronaca

Formia / Multisala del mare, il mancato esercizio del diritto di prelazione

Il doppiopesismo istituzionale e gestionale del Consorzio Industriale del Lazio. E’ quanto emerge subito dalla sentenza del 22 luglio della seconda sezione del Tar del Lazio-sezione di Latina che, dopo un contenzioso durato due anni (numero 00245/2022), ha dato ragione all’ente di promozione industriale regionale istituito sulle ceneri dei dismessi consorzi industriali Latina-Roma, del sud pontino e di Cassino e del Lazio meridionale.

I giudici amministrativi (presidente Davide Soricelli, consiglieri Roberto Maria Bucchi, e Benedetta Bazuro) hanno accolto la costituzione in giudizio presentata per conto del Consorzio industriale del Lazio da un autorevole rappresentante dell’amministrazione formiana, l’assessore all’urbanistica ed avvocato Marcello Anastasio Pugliese, da sempre ritenuto vicino all’ex presidente del consorzio industriale del sud pontino e vice presidente del consorzio industriale del Lazio Salvatore Forte. La difesa dell’avvocato Pugliese è servita per rintuzzare con successo un ricorso di una società di Frosinone che, dopo una sentenza di fallimento decretata dal Tribunale del capuologo ciociaro, è stata costretta a cedere al neonato Consorzio industriale laziale le proprie strutture immobiliari sulla scorta di una legge, la numero 448/1998, che offre e garantisce agli enti di promozione industriale una sorta di diritto di prelazione per acquisire al proprio patrimonio immobiliare (in ragione dei contributi pubblici erogati in precedenza compendi) dichiarati falliti e dunque sono destinati all’asta.

La costituzione in giudizio dell’avvocato (e assessore all’urbanistica del comune di Formia) Pugliese è stata ben articolata e circostanziata a fronte del ricorso presentato dagli avvocati Vincenzo e Marco Pizzutteli per conto della società di Frosinone dichiarata fallita dall’ufficio esecuzione del locale Tribunale contro due verbali del Cda del Consorzio industriale che ha motivato l’avvio della procedura di acquisizione del sito industriale nell’area Asi di Frosinone “per favorire la sua reindustrializzazione mantenendo quanto in essere e integrando tutte le ulteriori potenzialità del compendio stesso”. Motivazioni ineccepibile quell’avvocato-assessore Pugliese anche sulla scorta sentenziato dalla sezione quarta del Consiglio di Stat il 18 gennaio 2022… “Non ha nessun rilievo che l’utilizzazione produttiva sia venuta meno per la condotta del soggetto cui è stata attribuita originariamente la titolarità dell’area o di un suo avente causa”.

Il diritto di prelazione prevista dalla legge 448/1998 sul terreno del sud pontino è stato esercitato in due casi eccellenti, presso l’ex stabilimento Manuli-Evotape a Santi Cosma e Damiano (anche se una prima sentenza favorevole del Tar a favore dell’ex Consorzio Industriale del sud pontino venne ribaltata da un successivo provvedimento del Consiglio di Stato) e presso la fallita “Blue Fish” nell’area industriale di Penitro a Formia.

La sentenza della seconda sezione del Tar di Latina ha rilanciato l’esistenza di una presunto caso di disparità su cui il consorzio industriale del Lazio non si è mai pronunciato nonostante una raffica di richieste di chiarimenti: la legge 448/1998 sarebbe potuta essere applicata dall’ex Consorzio industriale del sud pontino prima e dal Consorzio industriale regionale poi per il caso del fallimento della società “Cinemaotto” di Colleferro che ha gestito per oltre vent’anni la Multisala del Mare in via Olivastro Spaventola a Formia?

La struttura è stata invece correttamente venduta all’asta davanti il Tribunale di Velletri e trasformata in parte in casa-vacanze e B&B. Anche questa è una forma di “reindustrializzazione” tipicamente formiana di cui è a conoscenza l’avvocato Marcello Anastasio Pugliese nel momento in cui è diventato qualche mese fa all’assessore all’urbanistica dell’amministrazione Taddeo?

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