FORMIA – Quando fu costruita, a partire dal 312 a.C., la Via Appia era la strada più larga e lunga esistente al mondo, fatta di grandi pietre piatte di basalto che hanno resistito alla prova del tempo, era solo l’inizio di un progetto molto, molto più grande”. Il Comitato del Patrimonio Mondiale, riunitosi oggi a Nuova Delhi, capitale dell’India, nella 46esima sessione, ha deliberato l’iscrizione della “Via Appia. Regina Viarum”, che diventa così il 60esimo sito italiano riconosciuto dall’UNESCO. Una splendida notizia accolta con grandissima soddisfazione anche nella città di Formia e dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Gianluca Taddeo che ha sempre portato avanti sin dall’inizio del mandato un ampio discorso di progettualità e condivisione con gli altri enti coinvolti direttamente dal Ministero della Cultura, che ha coordinato tutte le fasi del processo.
Un lavoro di squadra che ha visto il coinvolgimento di molteplici istituzioni: 4 Regioni (Lazio, Campania, Basilicata e Puglia), 13 città metropolitane e Province, 74 Comuni, 14 Parchi, 25 Università, numerosissime rappresentanze delle comunità territoriali, nonché il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra della Santa Sede. La strada consolare, circa 900 km di tracciato da Roma a Brindisi, per promuovere le bellezze culturali e paesaggistiche, è un simbolo millenario delle relazioni tra le civiltà del Mediterraneo e quelle dell’Oriente e dell’Africa. La Via Appia, monumento gigantesco dell’ingegneria stradale, fatta realizzare dal censore Appio Claudio nel 312 a.C., esibisce ancora in molti tratti la perfezione tecnica delle pavimentazioni, la grandiosità dei ponti, delle sostruzioni, delle tagliate e delle innumerevoli altre opere infrastrutturali e di bonifica idraulica. L’appellativo di “Regina Viarum”, come la definì il poeta Stazio nel I sec. d.C., è la prima vera strada pubblica, imponente opera di ingegneria e visione pioneristica che diverrà prototipo dell’intero sistema stradale romano. Antichissima e allo stesso tempo modernissima a testimoniare tutte le valenze politiche, propagandistiche, economiche e sociali che le valsero la sua millenaria fortuna.
“Siamo orgogliosi di far parte del percorso della via Appia riconosciuta a patrimonio mondiale UNESCO – commenta con legittima soddisfazione il sindaco Gianluca Taddeo – Sarà fondamentale e soprattutto utile per rafforzare l’offerta culturale, turistica, religiosa, elementi chiave per la crescita sociale ed economica. Formia entra a pieno titolo all’interno di un circuito importantissimo, siamo fieri della nostra città che rappresenta un grande tesoro da custodire e noi stiamo andando in questa direzione”.
“Questo passaggio – conclude Taddeo – va a rafforzare la nostra idea di valorizzare l’antico camminamento che percorre la nostra città come la Via Francigena che attraversa le vie di Formia e quindi l’antica via Appia, via Rubino, via Lavanga, via Abate Tosti, oltre a tutti gli altri tracciati montani. Lavoreremo come Amministrazione per promuovere il cosiddetto ‘turismo lento’, che, valorizzando l’offerta turistica e culturale, va a fondersi con quello religioso e con l’obiettivo di realizzare un brand identitario e di riqualificazione attraverso diverse iniziative di promozione”.
“La straordinaria iniziativa volta ad ottenere il riconoscimento e l’inserimento della ‘Via Appia Regina Viarum’ nei siti UNESCO ebbe inizio nel 2022, e con grande soddisfazione è stato raggiunto un ulteriore passo avanti nella promozione della città di Formia a destinazione turistica di eccellenza – spiega il vice sindaco e assessore al Turismo, Giovanni Valerio – Fare sistema è l’unica strada praticabile per pianificare e sviluppare strategie comuni, sfruttando al meglio le risorse disponibili. Il riconoscimento mondiale da parte dell’ UNESCO merita di essere sottolineato ed esaltato e sono fermamente convinto che ci permetterà di raggiungere risultati significativi in termini di visibilità e attrattività turistica, favorendo lo sviluppo economico e sociale del nostro territorio, per sviluppare progetti che possano accrescere al meglio le nostre risorse e attrarre visitatori da tutto il mondo”.
“Il nostro obiettivo è quello di creare un turismo sostenibile, che rispetti l’ambiente e le tradizioni locali, offrendo al contempo esperienze uniche e di qualità, grazie alla possibilità di garantire una rilevante offerta turistica che spazia dalle escursioni naturalistiche, visite culturali, turismo balneare, religioso, sportivo ed enogastronomia. Un coordinamento attivo, fattivo e costruttivo che permetterà di creare pacchetti turistici integrati come quello religioso perché la Via Francigena è apprezzata particolarmente dai camminatori che prediligono il tracciato che attraversa il nostro territorio e quindi anche la nuova apposita cartellonistica installata recentemente lungo il tracciato dell’Appia Regina Viarum. Un successo collettivo certificato anche dalla nascita, nell’aprile 2023, del Punto IAT (Informazione Assistenza Turistica) che costituisce un presidio turistico attivo ed efficace a servizio dell’intero comprensorio, collocato nel cuore di Formia”.
Il 10 gennaio 2023 l’amministrazione comunale di Formia rappresentata dall’assessore al Turismo Giovanni Valerio presenziò alle Terme di Diocleziano, nello scenario suggestivo del Museo Nazionale Romano, alla firma del protocollo di intesa per la candidatura del sito ‘Via Appia – Regina Viarum’. Nel mese di settembre dello scorso anno si concluse la lunga missione di valutazione condotta sulle 22 componenti del sito seriale “Via Appia. Regina viarum” dal Dr. Sanjin Mihelic per conto dell’ICOMOS – International Council on Monuments and Sites, che aveva lo scopo di verificare i perimetri del sito, lo stato di conservazione, tutela e valorizzazione dei beni, oltre agli altri requisiti richiesti dall’UNESCO per l’iscrizione nella Lista del patrimonio mondiale.
Arrivarono esperti nazionali e internazionali che, insieme ai tecnici degli Uffici del MiC territorialmente competenti, portarono i loro contributi relativi non solo ai sopralluoghi condotti sull’Appia e sui monumenti e le città ad essa collegati, ma anche ai tanti aspetti scientifici correlati al passaggio e alla funzione strategica della Via nell’Antichità romana. Durante la missione si sono svolti diversi incontri e in tutte le tappe gli stakeholder, istituzionali e non, hanno accolto con grande entusiasmo l’esperto ICOMOS (Consiglio Internazionale per i Monumenti e i Siti) e il team del Ministero e del Comitato. Il tour itinerante si snodò dalla torre in Piazza Sant’Erasmo, toccando il famoso Cisternone romano, le antiche mura romane di Castellone, l’Anfiteatro detto “Gliu Cancieglie”, la fontana di San Remigio e il mausoleo della Tomba di Cicerone. Nel corso della visita, il dott. Sanjin Mihelic ammirò ed esaltò il patrimonio archeologico di Formia e gli sforzi compiuti dall’Amministrazione nell’ottica di una modernizzazione dei servizi di gestione e promozione dei siti storici del territorio.