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Appia Antica patrimonio mondiale dell’Unesco, ma scoppia la polemica sullo stato di abbandono in cui versa

ITRI – Nei giorni scorsi è arrivato l’annuncio da Nuova Delhi: l’Appia antica, la “Regina viarum” sarà (finalmente) riconosciuta come patrimonio mondiale  dell’Unesco. Un riconoscimento che, nel sud pontino, ha smosso in lungo e in largo le diverse amministrazioni che si sono profuse in commenti di soddisfazione per il traguardo raggiunto.

Eppure… Eppure non è tutto oro quello che luccica. Perché sì, il riconoscimento tanto agognato è arrivato. Per l’Italia è addirittura il 60esimo sito riconosciuto dall’Unesco. Ma tutti quelli che, amministrano o sono all’opposizione, dov’erano quando un sito  di tale portata diventava sempre più trascurato, a tratti selvaggio?

E’ questo il pensiero di Giovanni Meschino, presidente del movimento popolare “Lega aurunca” che sottolinea: “L’iscrizione della ‘Via Appia. Regina Viarum’ nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco è un riconoscimento alla storia e all’identità della nostra nazione“. Tuttavia, è un peccato che la “Regina Viarum” sia stata lasciata in stato di completo abbandono dalle parti nostre per decenni!”

Ma Meschino non si ferma qui e lancia una frecciatina al veleno proprio verso tutti i sindaci della zona che, per una ragione o per l’altra, hanno cercato di assumersi il merito del risultato raggiunto. “Solo ora, le istituzioni a tutti i livelli (tutte orgogliose oggi) si sono accorte che devono fare qualcosa per valorizzarla! Peccato che non abbiano trovato il tempo negli ultimi decenni per pensarci!”

Per Meschino la situazione in cui versa la Regina Viarum è preoccupante, anzi, allarmante. Perché, come lui stesso sottolinea:  “Alcuni tratti della via sono quasi del tutto scomparsi e altri ridotti a strade di campagna, senza considerare tutti i manufatti trafugati e ormai diventati oggetti ornamentali nei giardini privati.” E le amministrazioni in tutto questo tempo? Sono rimaste silenti, osservando da lontano la trascuratezza che cominciava a farla da padroni e che permetteva di muoversi indisturbati…

Allo stesso tempo, Meschino cerca di non perdere la speranza  e conclude: “Grazie all’Unesco, forse qualcosa si muoverà. Forse…” Intanto, domani, alle 19:00, avrà luogo l’evento celebrativo per l’iscrizione del sito “Via Appia. Regina Viarum” nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco. Quindi, non resta che aspettare. Ancora.

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