LATINA – L’abrogazione dell’autonomi differenziata continua a tenere banco: in piazza dove anche i aderenti all’Anpi – Associazione nazionale partigiani d’Italia – hanno deciso di scendere, a cadenza periodica, per raccogliere le firme necessarie a chiedere il referendum abrogativo per arrivare alla sua cancellazione.
“La Repubblica, una ed indivisibile, riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge. È compito delle Repubblica rimuoverne gli ostacoli di ordine economico e sociale. (art.3,4,5 della Costituzione). La legge n.86 del 26 giugno 2024 sulla Autonomia Differenziata suddivide e parcellizza il territorio nazionale e riporterà il nostro paese indietro di un secolo. I livelli di prestazione sociale saranno simili ai paesi in via di sviluppo, dalla sanità al trasporto pubblico. Non ci sarà una Italia del Nord e una Italia del Sud, questa è una mistificazione per convincere una parte del paese che starà meglio rispetto ad un’altra. Staremo male tutti. Divide l’Italia in tanti staterelli, incentiva le differenze, colpisce il mondo del lavoro, della scuola, della sanità pubblica, la vita democratica del paese, il lavoro dei comuni, frena lo sviluppo del Paese.” – sostiene la referente dell’Anpi della provincia di Latina, Teresa Pampena.
Così, ricordando che è possibile firmare anche con la firma digitale seguendo questo link https://pnri.firmereferendum.giustizia.it/referendum/open, Pampena spiega ancora che nella loro idea ” Stiamo raccogliendo le firme con una organizzazione capillare sul territorio che vede il coinvolgimento attivo di tutti i soggetti promotori il referendum da tenersi presumibilmente la prossima primavera. Le firme per la sua presentazione vanno raccolte entro il mese di settembre”.