Formia / Bambino autistico a cui è stato negato il gelato in un bar, l’intervento di Luca Trapanese

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FORMIA – La recente vicenda del bambino autistico a cui è stato negato l’acquisto di un gelato presso il bar di un lido a Formia ha sollevato un’ondata di indignazione e riflessione sulla sensibilità della nostra società nei confronti della disabilità. Tra le voci che si sono levate in difesa del bambino e della sua famiglia, spicca quella di Luca Trapanese, assessore alle politiche sociali di Napoli e noto per il suo impegno nel campo della disabilità e della genitorialità.

Trapanese ha espresso il suo profondo disappunto per l’accaduto, definendolo un chiaro sintomo di ignoranza e impreparazione di una parte della nostra società rispetto alla disabilità. “Questa tristissima vicenda è sicuramente sintomo di ignoranza ed impreparazione di una parte della nostra società rispetto alla disabilità, capita ovunque in Italia. Quindi non è un problema specifico di un luogo piuttosto che un altro. È un nostro problema”, ha dichiarato. Ha voluto anche condividere il dolore e la frustrazione della madre del bambino, una donna devota a suo figlio e insegnante di sostegno per scelta. “Ascoltando quella mamma, tra lacrime, frustrazione e rabbia, ho sentito l’esigenza invece di raccontarvi qualcosa di bello. Perché io credo profondamente nell’umanità, quella bella,” ha aggiunto.

Trapanese ha poi raccontato un’esperienza personale che mette in luce la bellezza dell’umanità e la possibilità di incontrare persone capaci di empatia e sensibilità. “Noi siamo in vacanza a Minturno, e già sapete quanto ci piace stare qui. Poi sono orgoglioso di aver ricevuto anche la Cittadinanza Onoraria. In piazza c’è la gelateria ‘Happy yo’ dove ogni sera Alba vuole andare. La signora di quella gelateria ci aspetta, fa superare la fila ad Alba, che furbamente se ne approfitta, le prepara il gelato perché già conosce i suoi gusti e glielo regala. Dice che Alba non paga”, ha raccontato Trapanese, evidenziando come gesti di gentilezza e comprensione possano fare una grande differenza nella vita di un bambino con disabilità.

La speranza di Trapanese è che episodi di insensibilità come quello avvenuto a Formia possano diventare sempre più rari, sostituiti da atti di gentilezza e inclusione. “Non è pubblicità, quella gelateria chiude a notte inoltrata per la folla di ragazzi che ogni sera la frequentano, ma solo per dire che abbiamo una speranza, quella di incontrare più persone come l’amica speciale di Alba, con forte sensibilità ed empatia rispetto a chi invece è completamente inaridito e non riesce ad andare oltre la sua esistenza”, ha concluso.

Luca Trapanese crede fermamente che un mondo migliore sia possibile e che dipenda da ognuno di noi. La sua testimonianza ci invita a riflettere sul nostro comportamento e a fare piccoli gesti di gentilezza che possano fare una grande differenza nella vita delle persone con disabilità. “È questa la mia speranza, che Alba ed i bambini come lei, possano sempre incontrare più persone che in un modo o nell’altro sappiano prendersi ‘cura’ di loro. Anche con un semplice gelato. Sono certo che ciò possa accadere. Dipende da ognuno di noi e da un pizzico di fortuna”, ha concluso Trapanese.

Questa vicenda ci ricorda l’importanza della sensibilità, dell’empatia e della solidarietà nella costruzione di una società più inclusiva e umana.