LATINA – La Procura di Latina accerti tutta la verità sul decesso di Satnam Singh, il bracciante di 31anni di nazionalità indiana morto in seguito all’amputazione di un braccio provocata da un ‘incidente sul lavoro presso un’azienda agricola di Borgo Santa Maria a Latina in cui operava a nero. Lo scrivono a chiare lettere il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ed il segretario generale della Flai Cgil, Giovanni Mininni in un esposto di cui il leader del sindacato aveva anticipato il contenuto e le finalità in occasione della manifestazione del 6 luglio indetta dalla confederazione dopo la tragica scomparsa dell’operaio agricolo indiano. Nell’esposto si fa riferimento alla legge 199/2016 contro il caporalato e si confida “nel fatto che le Autorità Competenti vogliano invero procedere ad assumere tutti i provvedimenti necessari e non più differibili e finalizzati al ripristino della legalità nel settore agricolo della Provincia di Latina, partendo proprio dalla tragica ed inaccettabile morte di Satnam Singh avvenuta in un contesto lavorativo prossimo e contiguo al totale sfruttamento dei lavoratori e delle loro condizioni di bisogno”.