Cronaca

Formia / Incendi dolosi: l’elenco si allunga ed è polemica sugli interventi mancati della politica

FORMIA – Sono tardate intorno alle 22.30 di venerdì le complicate operazioni di spegnimento dell’ennesimo incendio che ha incenerito un altro tratto della fascia collinare di Formia. I piromani si sono dati appuntamento questa volta in località “Pella”, nella frazione di Castellonorato e, approfittando delle altissime temperature di questi giorni e di un leggero vento che spira abitualmente nel pomeriggio, hanno provocato la distruzione di diversi ettari di macchia mediterranea e di vegetazione in una zona anche parzialmente urbanizzata. Sono state complicate le operazioni di spegnimento delle fiamme a cui hanno partecipato gli indomiti volontari del gruppo di protezione civile “Ver Sud pontino” di Formia, quelli del “GC” di Minturno e degli “Angeli dell’ambiente” di Spigno Saturnia.

L’incendio è stato domato a fatica perché i volontari non hanno potuto beneficiare dei mezzo aerei (elicotteri e canadair) dei Vigili del Fuoco e della protezione civile della regione Lazio perché impegnati contemporaneamente per neutralizzare le fiamme scoppiate ad Itri. In più i volontari hanno operato manualmente non potendo servirsi, in considerazione della zona impervia, dei mezzi con i carichi d’acqua.

Intanto si discute in questi giorni sul ruolo preventivo del comune di Formia e dell’ente Parco regionale dei Monti Aurunci a fronte della piaga degli incendi che ha registrato una recrudescenza sui rispettivi territori. Quello appiccato contemporaneamente attraverso quattro inneschi lungo la strada di collegamento tra la frazione di Maranola ed il versante formiano dell’ente Parco qualche sospetto l’ha creato e ad alimentare un altro incendio, fortunatamente questa volta di natura politica, è stato il consigliere comunale e provinciale della Lega Nicola Riccardelli: “Il territorio è patrimonio del comune di Formia. In consiglio comunale in sede di approvazione del bilancio di previsione 2024 avevo presentato un emendamento con l’importo di diecimila euro per la prevenzione e salvaguardia agli incendi. Sindaco e maggioranza si sono rivelati sordi. E quelli degli ultimi giorni sono stati i mesti risultati. Se il padrone di casa non se ne occupa ci può mai pensare qualche altro ente?”.

Una presa di posizione è arrivata anche dal direttore dell’ente parco regionale dei Monti Aurunci, Giorgio De Marchis: ”Abbiamo un mezzo antincendio ma serve per piccoli interventi contro gli incendi delle sterpaglie al lato della carreggiata, oppure in caso di urgenza e pericolo. Per gli incendi ‘veri’ agisce il Dos dei Vigili del Fuoco che coordina le attività di spegnimento, anche quelle della protezione civile”. Intanto sono stati appiccati sabato mattina altri roghi a Formia, in via Sant’Antonio, in località Caravalle, ed in via Madonna, a valle del popoloso quartiere di Rio Fresco Scacciagalline.

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