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Formia / Movida Mola, la consigliera Imma Arnone replica al presidente Pasquale Cardillo Cupo

FORMIA – La zona della movida di Mola e, in particolare, di via Abate Tosti continua ad essere argomento di un’aspra polemica politica tra le minoranze e la maggioranza di centro destra al comune di Formia. E’ scoppiata dopo il post ritenuto infelice (in considerazione del ruolo istituzionale che ricopre) del presidente del consiglio comunale Pasquale Cardillo Cupo (Fratelli d’Italia) che aveva preso di mira il gruppo consiliare del partito Democratico: “E or chi glielo dice ai consiglieri comunali Magliozzi e Carta che al borgo di Mola è tornata la luce? Speriamo che adesso non tornino pure i giovani, gli eventi, i turisti e varie occasioni di socializzazione, sarebbe tremendo, quasi terrificante, per i giovani vampiri del Pd formiano”.

Cardillo Cupo aveva utilizzato una sferzante e velenosa ironia e ora a rispondergli è il capogruppo della lista di opposizione “Guardare Oltre” Imma Arnone. “Sembra che i problemi del turismo formiano siano legati alle lucine, sì o no, di via Abate Tosti spostando completamente l’attenzione da quelle che sono le vere problematiche che una città che ha aspirazioni turistiche deve affrontare. Non si vede una programmazione reale da parte della maggioranza – osserva subito la dottoressa Arnone – Un esempio? Il presidente Cardillo Cupo omette di dire come i lavori di sistemazione del marciapiede accanto al parcheggio dovevano finire l’8 giugno. E’ quasi finita l’estate e ancora ci sono le coperture di cantiere”.

Ed ancora: “Non abbiamo ormai più la Polizia Municipale che controlla la zona. I vigili sono ormai pochissimi e affaccendati tra i vari incidenti e le problematiche degli uffici. Il concorso fermo da troppi mesi e per la terza estate nessuna assunzione a tempo determinato. Nessun progetto di allungamento degli orari per le notti estive, completa perdita di controllo del territorio.

E aggiunge: “Manca la pulizia continua e costante di un luogo di incontro così vissuto, avevo proposto il secondo giro della Futuro Rifiuti Zero piuttosto delle malsane isole ecologiche, in modo da liberare dalla spazzatura le strade dove si concentrano maggiormente le somministrazioni di cibo, dove la Tari delle attività commerciali è più alta e i servizi devono essere maggiori. Perché una città turistica offre decoro e pulizia. Il governo di problematiche importanti per la città e per una città che vuole essere turistica non può essere gestito dai soli cittadini o dalle attività produttive, ma deve essere organizzato da chi governa con gli strumenti e le regole che permettono a tutti di vivere in armonia e fornendo i servizi essenziali per attuare tutto questo”.

Il capogruppo di “Guardare Oltre” avanza una soluzione per migliorare la gestione della movida in via Abate Tosti: “Occorre più governo dell’amministrazione e meno litigi tra imprenditori e residenti”.

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