Formia / Nuovo pronto soccorso ospedale “Dono Svizzero” e l’incognita dell’ “Ospedale del Golfo”

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FORMIA – Si presta a non poche considerazioni la “promessa mantenuta” dal commissario straordinario dell’Asl Sabrina Cenciarelli di riaprire, dopo 90 giorni, il pronto soccorso dell’ospedale Dono Svizzero”. Sono stati investiti quasi un milione e 400 mila euro per rimodulare e riqualificare spazi esistenti e, in attesa che lo diventino altri attigui e alcuni reparti (ginecologia e ostetricia) dello stesso nosocomio formiano, questo taglio del nastro dovrà far fronte ad alcune variabili che sono essenzialmente la carenza dei medici (le manifestazioni di interesse a lavorare nel punto di primo assistenza di Formia, nonostante laute integrazioni economiche, continuano ad andare deserte) una migliore (si spera) gestione delle prestazioni con una diversa accoglienza dei pazienti, il sovraffollamento e l’irrisolto problema dell’inesistente feeling tra l’Asl e i medici del territorio.

I medici di famiglia dovrebbero risultare una diga affinché un qualsiasi pronto soccorso preso d’assalto e questa – e l’Asl lo sa – resta ancora una soluzione da adottare piuttosto che una causa da prevenire. Il taglio del nastro di mercoledì ha rilanciato un altro dilemma: la Regione, alla luce dei previsti potenziamenti di alcune divisioni del “Dono Svizzero” , intende concretamente proseguire alla realizzazione del nuovo ospedale del Golfo in località ex Enaoli?

Il sindaco di Formia Gianluca Taddeo ha fatto benissimo a rilanciare il quesito dopo che il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, nel corso dell’ultima conferenza dei sindaci, ha lamentato l’esiguità dei fondi a disposizione dell’Inail per realizzare il nuovo ospedale a servizio del sud pontino. Il sindaco Taddeo chiede che la politica abbia il coraggio di dire cosa intenda fare del Policlinico del Golfo o dello stesso futuro del “Dono Svizzero” alla luce degli importanti ed apprezzabili investimenti economici effettuati. Ha lamentato la mancata istituzione di un tavolo tecnico tra tutti gli enti coinvolti ma questo ruolo avrebbe dovuto esercitarlo la stessa Regione che ha vinto le elezioni nel febbraio 2023. Nei commenti seguiti all’inaugurazione del Pronto Soccorso dell’ospedale di Formia nessuno ha fatto riferimento all’empasse in cui è finito l’iter del nuovo nosocomio del sud pontino.

Il commissario Cenciarelli si è dichiarata “molta orgogliosa di un lavoro di squadra che ci ha consentito, in poco più di novanta giorni, di restituire alla comunità di Formia il corpo centrale del Pronto Soccorso. E’ risultato che è stato possibile raggiungere grazie ad una sinergia istituzionale che ha coinvolto il Comune e, naturalmente, la Regione Lazio con cui siamo stati in costante dialogo”. La dottoressa Cenciarelli ha sottolineato il ruolo, importantissimo, svolto negli ultimi mesi dal primario, il dottor Paolo Nucera, e ha rivolto anche un plauso “ai professionisti sanitari impegnati ogni giorno, alle maestranze che hanno reso possibile questa riapertura, ai tecnici che ci hanno lavorato. Proseguirà, senza sosta il lavoro per la realizzazione della seconda e terza fase del Pronto Soccorso di Formia, così da poter rispondere compiutamente alle esigenze di un territorio così importante come quello del sud pontino. Ci faremo trovare pronti, inoltre, per utilizzare al meglio le tante risorse che, attraverso la Regione, il Pnrr e il Giubileo 2025 metteranno a disposizione del Dono Svizzero e, più in generale, dell’intera Asl di Latina”.

Al taglio del nastro di mercoledì non c’era, per motivi personali, il consigliere regionale pontino di Fratelli d’Italia Enrico Tiero. A suo dire l’inaugurazione del nuovo blocco centrale del Pronto Soccorso del Dono Svizzero “conferma la bontà del lavoro che stiamo portando avanti per la sanità pontina. La struttura di Formia sarà ampliata e aumenterà dunque la funzionalità. Considero un obiettivo fondamentale l’ampliamento e l’ammodernamento dei locali attuali. Si tratta di un primo importante passo verso il potenziamento della struttura d’emergenza del nosocomio. Entro fine settembre verrà completato l’altro blocco del Pronto Soccorso. Intendo ringraziare il commissario dell’Asl di Latina Sabrina Cenciarelli per aver mantenuto le promesse.  Prendo atto che sono stati rispettati i tempi dettati dal cronoprogramma. A tal riguardo voglio rivolgere un elogio all’amministrazione comunale di Formia che è stata parte attiva nel lavoro di ristrutturazione del Pronto Soccorso. Ora anche Formia avrà una struttura all’avanguardia, dotata di apparecchiature di ultima generazione e soprattutto spazi adeguati per un’utenza sempre maggiore e bisognosa di servizi efficienti”.

Tiero, componente della commissione sanità alla Regione Lazio, al cospetto dei dubbi del sindaco di Formia, si dice convinto che il Policlicnico del Golfo si farà:” Nel piano di investimenti in edilizia sanitaria del Lazio presentato dal presidente Francesco Rocca c’è il nuovo ospedale del Golfo, che sorgerà proprio a Formia. Si tratta di una struttura con un livello di assistenza medio-alta, caratterizzata da un’elevata capacità di prestazioni, che coniuga alta tecnologia e compatibilità ambientale.

Il governatore Rocca d’altronde è stato chiaro: nella sua recente visita nel capoluogo ha detto a chiare lettere che “i nuovi ospedali di Latina e del golfo si faranno”.

A rappresentare il presidente Rocca alla cerimonia di Formia è stata l’assessora all’Ambiente, alla Transizione Energetica, al Turismo e Sport della Regione Lazio, Elena Palazzo: “A suo nome ho voluto ringraziare il Commissario dell’Asl di Latina Sabrina Cenciarelli per il grande lavoro che sta svolgendo fin dal suo insediamento attraverso un proficuo e continuo dialogo con le istituzioni. Un lavoro che nell’arco di pochi mesi sta già dando i suoi frutti. Lo abbiamo visto oggi e lo vedremo nei prossimi mesi con la prosecuzione delle altre fasi di lavoro sulla struttura rese possibili grazie a nuovi stanziamenti regionali. Da questa amministrazione, passo dopo passo, stanno arrivando – conclude l’assessore Palazzo – quelle risposte che la cittadinanza attende da troppo tempo”.