Minturno / Vincenzo Fedele nominato presidente commissione Riserva marina Ventotene Santo Stefano

Attualità Minturno Top News

MINTURNO – Autoproclamatosi commissario straordinario dell’ente Parco Riviera di Ulisse – nomina poi finita ad appannaggio (in quota Lega) all’avvocato formiano Massimo Giovanchelli – il coordinatore comunale di Fratelli d’Italia Vincenzo Fedele ha terminato la sua lunga attraversata nel deserto iniziata all’indomani della sua mancata elezione, nel febbraio 2023, nel consiglio regionale del Lazio. Il sottoufficiale della Guardia Costiera nella giornata di venerdì è risultato destinatario di un decreto che, firmato personalmente dal Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin (Forza Italia), è scaturito da un lungo lavorio politico-diplomatico dei vertici provinciali di Fdi e del rieletto deputato europeo Nicola Procaccini. Dirigente di primissimo piano della componente interna guidata dal consigliere regionale e presidente della commissione Sviluppo economico della Regione Lazio Enrico Tiero, Fedele è stato nominato presidente della specialissima commissione di Riserva della Riserva Naturale Statale e Area Marina Protetta “Isole di Ventotene-Santo Stefano”.

Non è una ripetizione ma quest’organismo costituisce una sorta di comitato tecnico che di fatto contribuisce a fornire, attraverso specifici pareri (propri o richiesti) tecnico-scientifici, “indirizzi e proposte” all’organismo di gestione della riserva naturale “Isole di Ventotene-Santo Stefano”. Si tratta di un ente che avrebbe potuto e dovuto fare la differenza, insieme al comune di Ventotene, nella gestione di una delicata riserva istituita con un decreto ad hoc del Ministero dell’ambiente del 12 luglio 1997 . I compiti di questa commissione di riserva erano stati stabiliti dallo stesso Ministero con il decreto dell’11 maggio 1999 ma dei risultati conseguiti non si hanno traccia benché vi facciano parte due rappresentanti dello stesso Ministero dell’ambiente e uno a testa della Regione Lazio e del comune di Ventotene.

La nomina di Fedele, completamente gratuita e della durata triennale, ora dovrebbe – si spera – rilanciare una struttura che ha conosciuto vicissitudini gestionali correttamente sintetizzate nel decreto di nomina del Ministro Fratin. I problemi, veri e propri, si sono intensificati quando questa commissione di riserva venne istituita il 15 febbraio 2022 a ben 23 anni di distanza dalla sua previsione normativa…Vennero chiamati a farvi parte in qualità di presidente Lorenzo Cordì, Ottavio Di Bella ed Enrico Scalchi, tutti e tre di nomina governativa. Trascorsero alcuni mesi e, tra novembre e dicembre di due anni fa, i tre componenti nominati dal Ministero si dimisero uno dietro l’altro. Non se ne fece più sino a quando il 10 gennaio scorso il sindaco di Ventotene Carmine Caputo chiese con un atto unilaterale di rimpiazzare i commissari (Cristiana Avenali e l’ex deputata Sesa Amici) che, designati correttamente dall’ex sindaco Gerardo Santomauro, attendevano di insediarsi concretamente in attesa di conoscere i nuovi rappresentanti di governo e regione. Il sindaco Caputo comunicò al Ministro Fratin che i suoi delegati erano diventati l’avvocato Leone Grossi ed il suo vice ed assessore al turismo Pino Pepe.

Il Ministero dovette a quel punto vincere il “silenzio” della Regione Lazio che, dopo un sollecito ricevuto il 19 gennaio 2024, nominò il dottor Dario Capizzi in sostituzione di Emiliana Bozzella. La politica intanto si era attivata per la concessione della presidenza di questa commissione a favore di Vincenzo Fedele che ha dovuto attendere un bel po’. Il nome del coordinatore di Minturno di Fratelli d’Italia l’ha fatto il 14 febbraio il sottosegretario all’Ambiente Claudio Babaro, naturalmente di Fdi. La sua candidatura ha dovuto superare (con successo) la forca caudina del servizio Amministrativo e dell’area “Gestione del personale e procedimenti disciplinari” del Consiglio regionale del Lazio che il 2 aprile scorso ha concesso il suo “disco verde” circa l’”insussistenza di situazioni, anche potenziali, di conflitto d’interessi. Che questa commissione di riserva della Riserva naturale statale e marina protetta delle “Isole di Ventotene e di Santo Stefano non goda dell’interesse dei suoi componenti, la riprova, l’ennesima, è arrivata il 13 giugno scorso quando l’Onorevole Barbaro che ha sostituito il dimissionario Ottavio Di Bella nel dottor Fabio Castelli.

Riepilogando, a definire questo estenuante gioco di scatole cinesi ci ha pensato venerdì il Ministro Pichetto Fratin: ha definito la composizione di questa commissione di cui sono presidente il minturnese Vincenzo Fedele, il dottor Castelli in rappresentanza dello stesso Ministero dell’Ambiente, l’avvocato Leone Grossi e Pino Pepe per conto del comune di Ventotene ed il Dario Capizzi in rappresentanza della Regione. Ma quando durerà questo incarico di Fedele? Sino al 15 febbraio 2025, data di scadenza di questa commissione istituita, come detto – lo stesso giorno e mese del 2022. E poi ? Fedele si dice convinto il triennio di questo organismo inizierà il prossimo gennaio. Nel frattempo ha saputo, leggendo dal decreto di Pichetto Fratin, che “la partecipazione alle sedute è a titolo gratuito e non da diritto a corresponsione di compensi, né a gettoni di presenza”.

Il decreto di Fratin ha svelato la ragione della valanga delle rinunce che ha impedito l’operatività di questa commissione: “La mancata partecipazione a tre sedute della commissione di riserva, senza giustificato motivo, comporta la decadenza dall’incarico”. Scoperto l’arcano, Vincenzo Fedele definisce la sua presidenza “una nomina di grande prestigio. L’ho accolto con profonda gratitudine e con un forte senso di responsabilità, soprattutto in considerazione della rilevanza ambientale e storica di queste aree. Ringrazio sentitamente il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin per la nomina e l’Onorevole Nicola Procaccini, il Senatore Nicola Calandrini e il Sottosegretario Claudio Barbaro per la fiducia riposta nella mia persona – ha dichiarato Fedele – Sono onorato di poter mettere a disposizione la mia esperienza professionale in questo ruolo, contribuendo alla tutela e valorizzazione di un patrimonio naturale e culturale così prezioso”.

Nessun commento è arrivato, invece, da Fratelli d’Italia di Minturno: il partito è diviso in due come una mela con il coordinamento (sospeso) vicino a Fedele ed il gruppo consiliare contro. Proprio il suo capogruppo consiliare, l’avvocato Pino D’Amici, ha richiesto a più riprese la ripresa dell’attività politica del coordinamento comunale di Fdi (magari con nuove elezioni interne) non escludendo di lasciare il partito in consiglio aderendo alla storica lista civica “Minturno Domani”.