Gaeta / Porto commerciale: bilancio delle attività primo semestre 2024, dati sempre negativi

Attualità Gaeta

GAETA – Continua a ‘zoppicare’ il porto commerciale di Gaeta. Lo so evince dal report con cui l’Autorità di sistema portuale del mar Tirreno centro settentrionale ha sintetizzato l’attività dei porti di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta nel primo semestre del 2024 mettendola a confronto con quella dello stesso periodo del 2023. Il dato complessivo dell’hub di Gaeta è complessivamente negativo (-25.564 tonnellate) per la movimentazione di merci liquide e solide. Se al 30 giugno 2023 erano state 973.531 tonnellate, allo stesso giorno di quest’anno sono state 943.967 pari ad un decremento del 3%. A far pendere l’ago della bilancia verso il basso è stato il crollo della movimentazione delle merci liquide (prodotti raffinati, carburanti e fertilizzanti) passata dalle 621.930 tonnellate del primo semestre 2023 alle 508. 327 tonnellate di quest’anno (-118.603 pari al  -18,3%). Il dato complessivo del “Salvo D’acquisto” e stato ‘salvato” dagli sbarchi e dagli arrivi delle rinfuse solide (Minerali grezzi, derrate alimentari, cemento, calci e carbone) passata dalle 332.489 tonnellate del primo semestre 2023 alle 396.505 di quest’anno. Questo tipo di merci ha subito un aumento del 19.3% pari a 64.016 tonnellate.

A salvare la faccia è stata poi la movimentazione delle merci in colli, passata dalle 19.112 tonnellate di un anno fa alle 39.135 tonnellate del.30 giugno scorso, un +104,8% (+20.023 tonnellate). Se l’ex sindaco di Gaeta e attuale delegato alla portualità del comune Massimo Magliozzi aveva chiesto il commissariamento dell’ex Autorità portuale del Lazio e la testa del suo presidente Pino Musolino una ragione, oltre agli scarsi investimenti effettuati sul porto di Gaeta, ha riguardato il blocco (ormai perdura dalla fase pre- Covid) dell’attività crocieristica. Sulle banchine del “Salvo D’acquisto” il.30 giugno 2024 erano stati 581 passeggeri a fronte dei 766 al termine de primo semestre 2023, un -24,2% che diventa un -47,3% rispetto ai crocieristi che a Gaeta sono arrivati ma hanno avuto la possibilità (per la solita e scarsa programmazione nonostante le vuote promesse elettorali) di fermarsi. Capita.

A Civitavecchia si sorride a 32 denti grazie allo “straordinario trend del mercato delle crociere”. Con all’orizzonte il nuovo, storico, record annuale dei 3,5 milioni di passeggeri crocieristi, il primo semestre del 2024 ha fatto registrare a molo Vespucci un incremento del 14,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Civitavecchia si sta caratterizzando – come tiene a sottolineare un gongolante presidente Musolino – sempre più come “home port”; continua a crescere, infatti, la percentuale di crocieristi (+16,8%) che iniziano e terminano la crociera nel porto di Roma, rispetto ai transiti che, negli anni passati, hanno sempre fatto la parte del leone.

In sostanziale aumento anche il numero degli accosti delle città galleggianti che si aggira intorno al 9% con 27 accosti in più rispetto al primo semestre del 2023. Mentre si è registrata una flessione dei passeggeri di linea (-3,9%), è continuato a espandersi il traffico legato all’automotive che ha visto una significativa ripresa proprio a partire dall’inizio dello scorso anno quando i piazzali del principale scalo laziale hanno iniziato a riempirsi dopo la crisi pandemica. Nei primi sei mesi del 2024 l’incremento percentuale rispetto al 2023 è stato pari al 6% per un totale di oltre 92 mila auto in polizza movimentate.  Per quanto riguarda il traffico merceologico complessivo, il porto di Civitavecchia ha subito un decremento pari al 17% dovuto essenzialmente alle merci solide condizionate dal traffico del carbone, ormai prossimo allo zero (-92,5%), in vista del fase out di Torrevaldaliga Nord previsto entro il 2025. In costante aumento, invece, (+19%) le rinfuse liquide che, con i prodotti raffinati che servono l’aeroporto “Leonardo da Vinci” di Fiumicino, superano il mezzo milione di tonnellate. Traffico in crescita anche nel porto di Fiumicino dove, con un incremento pari al 4,3%, si è andati oltre il milione e mezzo di tonnellate. Nel complesso, il traffico merci dei porti del network laziale, con 6.221.584 tonnellate movimentate ha patito una flessione pari al 10,5% ed battagliero ex sindaco Gaeta Magliozzi l’ha messo per iscritto al ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini senza ricevere alcun tipo  di risposta.Ma è ferragosto  e il Capitano di Gaeta non l’ha tenuto in debita considerazione.