GAETA – Una fretta che comincia a creare qualche legittimo sospetto. Comincia a serpeggiare anche nella maggioranza che sostiene il sindaco di Gaeta Cristian Leccese qualche elemento di nervosismo e di tensione dopo la clamorosa convocazione notificata nel pomeriggio del 14 agosto della conferenza dei capigruppo da parte del presidente del consiglio comunale Davide Speringo. E’ in programma niente meno che alle ore 10 del 16 agosto con un ordine del giorno monotematico, la cui entità (“Programmazione consiliare”) ha fatto indispettire subito i due consiglieri comunali di opposizione Emiliano Scinicariello e Franco De Angelis. Per loro è classica foglia di fico che nasconde qualcosa di più importante come poi ha dovuto ammettere un imbarazzato presidente d’aula Speringo: la conferenza dei capigruppo del giorno dopo Ferragosto dovrà convocare la prossima settimana il consiglio comunale di Gaeta per approvare i cinque progetti di finanza che, presentati da altrettanti stabilimenti ed imprese balneari di Serapo, vogliono realizzare a loro spese investimenti di “pubblica utilità” per la città – come prevede il nuovo Codice degli appalti – in cambio del rinnovo per i prossimi vent’anni delle rispettive concessioni demaniali.
La maggioranza Leccese ha fretta ad approvare nel clou dell’estate e della stagione turistica questi progetti di finanza (chissà perché?) ma sa, per prima, di non avere la necessaria unità d’intenti per farlo. La conferma la si avrà venerdì mattina quando sono attese le assenze dei capigruppo di alcun forze di maggioranza essenzialmente per due motivi: è ferragosto e sono fuori Gaeta per vacanza e soprattutto non piace il metodo (unitamente alla procedura sinora seguita) per l’approvazione con questa “eccessiva velocità” di soli cinque progetti di finanza a discapito di numerosi altri operatori che, non informati in tempo, non hanno avuto la possibilità – visto il periodo dell’anno – di concorrere e di partecipare. Nella maggioranza Leccese il malessere ed il nervosismo a causa di questo opinabile modo di fare hanno raggiunti preoccupanti livelli di non ritorno mentre le opposizioni hanno deciso, anche attraverso telefonate infuocate, di mettere sulla graticola il presidente d’aula Speringo “che sta calpestando il regolamento del consiglio comunale che dice di presiedere”. Il centro sinistra ma anche frange importanti della maggioranza sono convinti come Speringo abbia perso il bandolo della matassa.
Per l’inserimento dei cinque progetti di finanza nell’agenda del prossimo consiglio comunale avrebbe dovuto fare altro piuttosto che riunire e presiedere i capigruppo per quella che potrebbe rivelarsi una semplice presa d’atto. Speringo avrebbe dovuto chiedere che la conferenza dei capigruupo, alla luce della delicatezza e dell’importanza degli argomenti sul tappeto, venisse affiancata semmai dalle commissioni Urbanistica e Attività Produttive. E non l’ha fatto perché lo stesso Speringo avrebbe ricevuto indicazioni e rassicurazioni dalla segreteria generale (che ha sempre la titolarità sull’anticorruzione del comune di Gaeta) che “non serve, non è necessario”. E invece i consiglieri Scinicariello e De Angelis sono convinti del contrario: il presidente Speringo avrebbe dovuto promuovere questa concertazione istituzionale perché il compito di fornire alla politica le indicazioni sulla fattibilità e, soprattutto, sulla legittimità di questi cinque progetti di finanza sono soltanto ed esclusivamente i competenti dirigenti di settore che, non invitati, non parteciperanno alla conferenza dei capigruppo convocata a poche ore dallo spegnimento dei falò di Ferragosto.
A nutrire dubbi sulla procedura seguita sinora da Speringo (e indirettamente dal sindaco Cristian Leccese) – come detto – sono diverse frange della maggioranza che, per protesta, potrebbero disertare la riunione di venerdì anche per una ragione oggettiva. Hanno ricevuto via Pec i file dei cinque progetti di finanza soltanto nel tardo pomeriggio del 14 agosto ed in un città normale – e Gaeta non lo è da una dozzina di anni, ormai – si pensa a tutto che a valutare le ottanta pagine che accompagnano ciascun progetto di finanza. Le minoranze al momento stanno facendo fare sapendo di partecipare ad una psicologica partita a scacchi. Sanno che la prima mossa la deve fare soltanto il sindaco Leccese nel momento in cui deciderà, nella veste di assessore al demanio, di fare questo “spiegone”. Non tocca a lui farlo – hanno anticipato i consiglieri Scinicariello e De Angelis – e nel momento in cui dovesse avventurarsi, anche sul piano dialettico e formale, in qualcosa che non gli compete (come la discussa delibera di Giunta 143/2024 che offre agli uffici i criteri e linee guida per by-passare lo svolgimento delle gare pubbliche per la gestione deli stabilimenti balneari quando dovrebbe essere il contrario come prevede il Tuel) saremo pronti ad utilizzare gli strumenti che ci riserva le legge”. Cioè lasciare il cerino acceso in mano ad una maggioranza sempre più divisa.. che ha deciso di varare “a parole” le commissioni e di non farle funzionare sui problemi, veri e seri, di Gaeta.
POLEMICHE FERRAGOSTANE NELLA MAGGIORANZA LECCESE
Se è vero che piove sempre sul bagnato, il giorno di Ferragosto è scoppiata una polemica aspra e velenosa sui social sulla gestione a Gaeta sul ciclo dei rifiuti. La città è sempre sporca e sono volati gli stracci, seppur indirettamente tra il penultimo assessore al ramo Diego Santoro e quello in carica, il mitraniano Luca Gallinaro.
Quest’ultimo un mese fa quando era stato presentato dal sindaco Cristian Leccese non aveva lesinato critiche, alla presenza della dirigente del settore Ambiente Stefania Della Notte, all’operato del suo predecessore arrivando a sostenere come fosse necessaria un’inversione di tendenza “perché i risultati li abbiamo sotto gli occhi”. Partecipando ad un dibattito su facebook sui “disservizi che stanno creando una città fantasma, palesamente vuota, l’ex assessore Santoro (vicinissimo all’ex presidente del consiglio comunale Pina Rosato ed attuale capogruppo di Gaeta Democratica e, ironia della sorte, presidente della commissione consiliare urbanistica) ha deciso dopo alcune settimane di vuotare il sacco. E l’ha fatto con un carico da novanta scrivendo testualmente: “E’ arrivato il momento di cosa si vuol fare seriamente, quest’anno si è toccato il fondo”. Se Santoro è stato tacciato di “ingratitudine”, altri, come il potente imprenditore Eduardo Accetta, cognato della consigliera comunale di maggioranza Paola Guglietta, gli hanno fatto i complimenti affermando di “condividere pienamente” le sue critiche.
Ma il carico da novanta è arrivato dal consigliere d’opposizione Franco De Angelis: “Non mi sono mai piaciute le critiche provenienti da coloro che in qualche modo hanno contribuito a creare le condizioni – ha scritto – in cui ci troviamo. Purtroppo è un andazzo già visto in molte altre occasioni. Se pensi che è stato toccato il fondo ti sbagli perché state trivellando in ogni parte della città. Purtroppo al peggio – ha concluso De Angelis – non c’è mai fine”. Ferragosto 2024 a Gaeta.