FORMIA – Continua, inarrestabile, la grande fuga dal comune di Formia nonostante la decisione ferragostana di sindaco e Giunta di nominare un terzo dirigente a tempo pieno ed indeterminato dell’area tecnica (è l’attuale responsabile del settore urbanistico del comune di Gaeta, l’ingegnere Pietro D’Orazio, terzo classificato al termine della prova concorsuale vinta nel 2023 dall’ingegner Pietro D’Angelo), di prolungare con una selezione fiduciaria sino al 31 dicembre 2026 l’incarico di Project manager per la discussa gestione dei Fondo del Pnrr e di potenziare attraverso lo “spezzatino” orario l’ufficio stampa dell’ente. Che la medaglia conosca (come sempre) un’altra faccia lo conferma l’arrivo del decreto dei tre commissari straordinari che dal 23 novembre 2022 stanno guidando il comune di Nettuno dopo il suo scioglimento per infiltrazione della ‘ndrangheta.
L’ingegnere formiano Claudio Severino Filosa era stato uno dei più stretti e fedeli collaboratori del sindaco Gianluca Taddeo nel settore dei Lavori pubblici nelle fasi successive alle vittoriose elezioni dell’autunno 2021. Ma la luna di miele in quel nevralgico e delicato settore della macchina burocratica amministrativa è durata davvero poco per chi era stato incaricato (architetto Giuseppe Caramanica ed ingegnere Falco) di guidarlo. Il momento di svolta c’è stato quando la Giunta Taddeo ha deciso di nominare quale nel dirigente del settore Lavori pubblici del comune di Formia (al termine di una tribolata selezione indetta ai sensi dell’articolo 110 del decreto legislativo 267/2000) l’architetto pianificatore di Arpino Giuseppe Viscogliosi. Sulla scelta del sindaco Taddeo ebbe molto da ridire (e da scrivere) l’attuale responsabile dell’ufficio personale del comune di Formia Tiziana Livornese circa la non perfetta corrispondenza del titolo di studio del professionista ciociaro rispetto ai requisiti previsti dall’avviso pubblico e i suoi precedenti trascorsi lavorativi.
Tra i primi ad andare in rotta di collisione con Viscogliosi sono stati due in particolare: l’assessore al ramo di Forza Italia Eleonora Zangrillo (le sue dimissioni del 2 giugno non mai state commentate o motivate dal sindaco Taddeo né in consiglio e né con una dichiarazione ufficiale) e, appunto, Claudio Severino Filosa. L’ingegnere è stato costretto di recente ad “esiliare” per un breve periodo nella ripartizione urbanistica del comune di Formia e, continuando a dichiararsi “ripudiato”, ha deciso di andare via con una nomina davvero prestigiosa che gli fa onore dopo diversi e ingenerosi bocconi amari che ha dovuto ingoiare.
I tre commissari straordinari del comune di Nettuno – il prefetto in pensione Antonio Reppucci, il vice prefetto Tania Giallongo ed il dirigente di seconda fascia Gerardo Infantino – hanno nominato ora Filosa vincitore di una selezione severissima che gestita da tre alti funzionari scelti dalla Prefettura di Roma (e non dalla politica tout court), consentirà al “ripudiato” funzionario del comune di Formia di guidare il settore” Lavori Pubblici, Contratti e patrimonio” del comune di Nettuno. Filosa si è aggiudicato una selezione che, indetta i 4 luglio per le sopraggiunte dimissioni del precedente dirigente, ha visto la partecipazione di 19 candidati. La commissione straordinaria avrebbe potuto scegliere in base alle indicazioni fornitele dal dirigente dell’ufficio personale del comune di Nettuno. E invece ha preferito udire i primi due classificati in un colloquio finalizzato a chiarire le esperienze manageriali dichiarate”.
Alla fine la scelta, contrariamente alla legittima scelta operata dal sindaco Taddeo, è caduta sull’ingegnere Filosa perché, “oltre ad essere in possesso dei titoli richiesti, risulta il più idoneo, in virtù delle esperienze, competenze, conoscenze e capacità delle materie oggetto dell’incarico“. Se a Formia un funzionario laborioso e impegnato da sempre nell’associazionismo culturale ( guida da giovanissimo l’associazione “Maranola nostra” che da 50 anni esatti organizza uno dei presepi viventi più longevi in Italia) era stato “isolato” dalla politica, a Nettuno tre autorevoli commissari prefettizi lo definiscono “soggetto di particolare e comprovata qualificazione…”.
Se quella di Filosa non è la prima e non sarà l’ultima fuga, nella ripartizione diretta dall’ingegner Viscogliosi e guidata politicamente dalla dimissionaria assessora Zangrillo si registrano altre due defezioni. Sono di altrettanti e stimati funzionari che hanno espresso la volontà di cambiare aria. Quando in un esercito ci sono troppi generali gli ammutinamenti sono all’ordine del giorno…lo insegna la storia…l’unica maestra di vita.
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