Gaeta / Progetti di finanza spiagge Serapo: cosa prevedono e la replica di Davide Speringo

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GAETA – Accusato dalle minoranze di non aver esercitato sinora al meglio il suo ruolo di super partes peraltro su una questione sulla quale ha sempre manifestato “a parole” delle riserve, il presidente del consiglio comunale di Gaeta Davide Speringo non ci sta e replica alle minoranze interessate ad informare la Prefettura di Latina sul suo operato circa l’approvazione nel consiglio comunale del 22 agosto di soli cinque progetti di finanza presentati da altrettante imprese e stabilimenti di Serapo e finalizzati a ottenere, in cambio, il rinnovo per i prossimi 20 anni delle rispettive concessioni demaniali.

Speringo si è definito ancora una volta “tranquillo” e ha chiesto ai rappresentanti delle minoranze a partecipare, “con spirito costruttivo e con la necessaria serenità”, alla conferenza dei capigruppo in programma il 21 agosto e, comunque, a 24 ore dal consiglio comunale di Gaeta. “La procedura sinora seguita dall’amministrazione comunale è corretta e trasparente e – ha subito osservato Speringo – ed è seguita a cadenza quotidiana dagli uffici competenti dell’ente (dalla segreteria generale). Mi dispiace che qualche collega di opposizione mi faccia i complimenti per la scelta di riunire la conferenza dei capigruppo in sede di commissione e poi il giorno dopo si rimangi quello che mi ha detto alzando le barricate e preannunciando la sua e loro decisione di non partecipare alla stessa riunione. Personalmente non sto capendo più questo loro modo di fare…”.

Speringo ha annunciato che la riunione dei capigruppo del 21 agosto resta, nonostante tutto, ancora “molto utile per avviare una concertazione “nell’esclusivo interesse della città”. “Mi dispiace che le minoranze abbiano in questi giorni speculato per soli fini propagandistici anche su qualche refuso contenente nel verbale della conferenza dei capigruppo di venerdì – ha aggiunto Speringo – Non pensavo che arrivassero anche a questo. Di certo possono stare tranquilli sulla legittimità della riunione nel momento in cui sostengono come la consigliera Paola Guglietta non avrebbe potuto delegare il sindaco Cristian Leccese a rappresentarla (la signora Guglietta è incompatibile perché sorella dell’amministratrice della “Pida srl”, la società che ha presentato un progetto in variante al Prg per la realizzazione di una casa di riposo per anziani in località Calegna) ai lavori della stessa commissione”.

Il presidente d’aula – secondo il presidente della commissione Controllo e garanzia – avrebbe dovuto impedire questa delega. Perché? Sarebbe stato violato il quarto comma dell’articolo del regolamento delle commissioni secondo il quale “la facoltà di delega può avvenire solo all’interno dello stesso gruppo consiliare”. Paola Guglietta è consigliera comunale per la lista “Avanti Tutta” e, se avesse voluto, avrebbe potuto delegare a partecipare al suo posto il secondo consigliere eletto in questa formazione che è, guarda un po’, Davide Speringo.

“Peccato che il Presidente del consiglio comunale – aveva concluso De Angelis – non abbia neppure l’articolo 7 sempre dello stesso regolamento secondo il quale tutti i Consiglieri devono appartenere ad un gruppo Consiliare, eccezion fatta per il Sindaco. Secondo Speringo Guglietta non avrebbe potuto delegarlo “perché in quel momento svolgevo le mansioni di presidente della conferenza dei capigruppo quindi era incompatibile a ricevere qualsiasi delega. Il sindaco Leccese, che è anche consigliere comunale, poteva essere investito da qualsiasi delega”. Ma il primo cittadino di Gaeta non è stato eletto nella lista “Avanti Tutta”? “Ma questo è un altro problema che abbiamo ereditato dall’ultimo appuntamento elettorale con la costituzione di gruppi e liste formate da un solo consigliere comunale (tranne “Mitrano nel cuore” e “Avanti tutta). Qualcuno vuole trasformare una consuetudine con un’illegittimità ma non è così, ma non può essere così’. I toni, insomma, sono sempre al vetriolo nonostante il disperato tentativo di Speringo di salvare capre e cavoli nonostante sia “personalmente contrario” all’approvazione dei progetti di finanza in discussione nel consiglio di agosto.

L’ENTITA’ DEI PROGETTI DI FINANZA, DI CHI SONO E COSA PREVEDONO

Le cinque proposte di progetto di finanza sono state trasmesse via Pec a tutte le forze politiche direttamente dal presidente del consiglio comunale di Gaeta. Sono stati protocollati al Comune dalla “E & B”, (per conto del lido “Risorgimento”), dalla “La Nave di Fulvia” di  Ciccone Angelo Sas, dalla “Sim Gestioni” (per conto del lido Miramare), dalla “Luna srl” (lido Selene) e dalla Sunrise, gestrice da anni del Lido Aurora.  La “B&B” prevede investimenti per  un  totale  di   1.149.488,00 euro, di 614.488,00 euro per  lavori  e  535mila euro a nome del lido “Risorgimento”, che attualmente occupa una superficie di 9.653 metri quadrati contro gli 11.323 metri quadrati richiesti. “La Nave di Fulvia” di Ciccone Angelo  sas ha chiesto al comune di Gaeta di avere in concessione un’area di 7571 metri quadrati per i quali investirebbe 880mila euro,  di  cui  283mila euro per opere “dirette in favore della collettività”. Il progetto di finanza della “Luna s.r.l.” è stato formalizzato per avere la fruibilità concessoria su 8.633 metri quadrati grazie ad un vestimento pari ad un milione e 285.320 euro, di cui 727mila in iniziative dirette e 460mila in ulteriori attività. “Sim Gestioni” ha chiesto finanche la concessione su tre particelle complessivi 10.177 metri quadrati con un investimento contenuto rispetto alle pretese:660 mila euro. La Sunrise ha presentato un progetto di finanza per avere la concessione nei prossimi 20 anni su un tratto di demanio di Serapo di 10177  metri  quadrati con una spesa – è proiettata a riqualificare un tratto di via Marina  di Serapo e per altri interventi pubblici – per 272.763,19 euro.

Chissà cosa che pensa l’Agcm, l’Autorità nazionale sul mercato e sulla libera concorrenza che, dopo aver rimproverato il comune a rinnovare un anno fa le concessioni demaniali scadute, continua a chiedere lo svolgimento di gare pubbliche a tutti gli effetti. La partita è aperta e potrebbe conoscere qualsiasi sviluppo.