FONDI – “Ma quale abuso. Le ho soltanto parlato”. Si è espressi in termini il 54enne di nazionalità pachistana che, destinatario di un provvedimento cautelare chiesto dalla Procura di Latina con l’accusa di violenza sessuale e notificato dagli agenti del commissariato di Polizia di Fondi, è comparso mercoledì mattina per l’interrogatorio di garanzia davanti il Gip Giuseppe Cario. Difeso dall’avvocato Pietro Iannetti, l’uomo ha rivisto le accuse mossegli dalla Procura di Latina di aver palpeggiato una ragazzina di soli 14 anni frequentante un campeggio tra Fondi e Terracina (per trascorrervi alcuni giorni di vacanza con la sua famiglia) di cui lo stesso indagato era il guardiano notturno.
“Io non l’ho mai toccata e le cose di cui mi attribuiscono le responsabilità non le ho compiute perché la mia religione le proibisce” – ha osservato l’immigrato, accusato invece di aver avvicinato la ragazzina ed una sua amica alle quali avrebbe chiesto se fossero fidanzate e se avessero avuto rapporti sessuali con i rispettivi e presunti fidanzati. Frasi esplicitamente chiare che sarebbero state accompagnate da un tentativo di aggressione dell’uomo nei confronti della 14enne, costretta a subire palpeggiamenti sino a quando era riuscita a fuggire e a dare l’allarme ai suoi genitori che, a loro volta, avevano avvertito la gestione del campeggio. Se la Procura aveva chiesto l’emissione di un provvedimento cautelare ai domiciliari, l’uomo, prima licenziato dal camping per poi trovare un nuovo lavoro presso un’altra azienda di Fondi, ha respinto tutti gli addebiti mossigli contro e la sua difesa – il Gip Cario si è riservato la decisione se confermare i domiciliari – ha chiesto una misura meno afflittiva.