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Gaeta / Concessioni demaniali spiagge Serapo: l’idea che non piace all’intera maggioranza Leccese

GAETA – L’obiettivo è triplice e anche rischioso, sotto ogni profilo: by-passare la contestata direttiva comunitaria Bolkstein, garantire alla città importanti investimenti per il miglioramento e la riqualificazione urbana e, in cambio, ottenere il rinnovo per i prossimi vent’anni delle ambite concessioni demaniali. Potrebbe essere una seduta “storica” quella di sabato mattina, alle 9.30, del consiglio comunale di Gaeta. Malgrado l’ora serviranno i popcorn per assistere ad una seduta seduta, la cui convocazione è stata ufficializzata mercoledì, tra le polemiche, da una vibrante e tesissima conferenza dei capigruppo.

All’ordine del giorno è prevista l’approvazione di cinque progetti di finanza – il sindaco Cristian Leccese ha rivelato che il comune sta pensando di licenziarne un sesto, nel frattempo arrivato al protocollo generale – presentati da altrettanti stabilimenti ed imprese balneari del litorale di Serapo. Hanno chiesto – ed il primo caso in provincia di Latina – l’applicazione di quanto prevede il nuovo Codice degli Appalti (l’articolo 193 del decreto legislativo numero 36 del 31 marzo 2023) che consente agli operatori del settore di ambire al rilascio delle nuove concessioni demaniali purchè decidano, a loro spese, di realizzare investimenti per il miglioramento della fruibilità turistica della spiaggia di Gaeta.

O meglio “per la realizzazione di servizi e opere di pubbliche interesse con l’affidamento della concessione demaniale marittima per finalità turistico ricreativa”. Che il ricorso ai progetti di finanza non piaccia all’intera maggioranza Leccese, la conferma è arrivata dalla conferenza dei capigruppo di mercoledì dove due delle tre assenze di rappresentanti della maggioranza (Pina Rosato di Gaeta Democratica e Marco Di Vasta di Gaeta Tricolore a fronte di quella di Luigi Marzullo di “Mitrano nel Cuore”) hanno avuto una forte e chiara connotazione politica di dissenso.

“Sono stata chiara con il Sindaco dal primo minuto – ha commentato l’ex presidente del consiglio comunale Rosato – Questi argomenti, che impegnano tanti bravi imprenditori e potrebbero esporre l’ente a possibili contenziosi , avrebbero meritato il giusto e necessario confronto. Io ho impegni familiari e, dopo un anno gravoso, devo pensare ad altro”. Pina Rosato nel consiglio comunale di sabato sera e una ragione l’ha già anticipata: sabato sarà il suo 60° compleanno e “devo pensare ai mie affetti”.

Di Marco Di Vasta si sono perse le tracce ed è probabile che prolunghi le sue vacanze ad Ischia anche nel prossimo fine settimana dopo aver chiesto di verificare “la fattibilità e l’utilità per la città di questi progetto di finanza”. La conferenza dei capigruppo di mercoledì è stata sul punto di precipitare per i continui e verbali colpi di fioretto che si sono scambiati continuamente il sindaco Cristian Leccese ed il consigliere comunale di minoranza oltre che presidente della commissione Controllo e garanzia Franco de Angelis. Sono stati davvero i motivi di aspro confronto, il primo dei quali è stato quello inaugurale quando il Primo Cittadino ha rivelato come alcuni degli imprenditori starebbero valutando iniziative legali per queste “fughe di notizia” circa la presentazione dei propri progetti di finanza.

“Allora sindaco – ha commentato De Angelis – come fa lei a rendere queste presunte iniziative dei presentatori di finanza quando lei si sta incaricando di farli approvare dal consiglio comunale ?”. Il presidente d’aula Davide Speringo – secondo il resoconto della conferenza dei capigruppo – avrebbe parlato poco. Chi l’ha fatto è stato il dirigente del settore urbanistico Pietro D’Orazio che, collegato in video conferenza, ha definito legittima la procedura sinora seguita precisando che il compito che spetta al consiglio di sabato mattina è di seguire questa rotta che dovrà concludersi entro 90 giorni dal suo avvio: “Le minoranze otterranno subito tutte le delucidazioni che hanno chiesto nelle lettere presentate a più riprese negli ultimi giorni”.

Il gelo è calato nella conferenza dei capigruppo prima che iniziasse. Le minoranze hanno sostenuto di aver ricevuto l’ordine del giorno del consiglio via Pec prim’ancora che i capigruppo si riunissero nell’aula consiliare: “Ci chiediamo a questo punto– hanno sbottato Franco De Angelis e Sabina Mitrano – che siamo venuti a fare se avete già deciso l’elenco delle delibere da approvare”. Le minoranze sono sempre più sul piede di guerra – lo è anche l’Autorità per la libera concorrenza ed il mercato che ha impugnato al Tar la decisione nel dicembre 2023 della stessa Giunta di rinnovare per un anno le concessioni demaniali ora oggetto dei progetti di finanza – e hanno preannunciato lo svolgimento di un’assemblea pubblica che, in programma venerdì pomeriggio , dovrà definire la strategia da adottare nella seduta di sabato mattina dove serviranno i popcorn ma in quantità industriale.

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