Formia / Deposito giudiziario Aci avvolto dalle fiamme, s’indaga sull’origine dell’incendio

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FORMIA – Sono  state lunghe – tre ore – e complicate le operazioni di spegnimento dell’ incendio che nella serata di giovedì ha distrutto il deposito giudiziario dell’Aci a Formia.  Inizialmente si è parlato di una quindicina di auto andate a fuoco, ma  il dato quantificato in maniera meno approssimativa, restituisce la realtà di otto autovetture avvolte completamente dalle fiamme; tutte, chiaramente,  parcheggiate all’interno del  piazzale sull’Appia  – non molto lontano dalla rotatoria in località Santa Croce – che ospita il locale deposito Aci. 
Quanto si sia gravemente verificato lo stanno cercando di stabilire i Carabinieri della compagnia di Formia e i Vigili del Fuoco di Gaeta che, affiancati dai volontari del Gruppo di Protezione civile Ver sud pontino, hanno incontrato non poche difficoltà a circoscrivere le fiamme che in uno spazio abbastanza ristretto hanno incenerito auto di privati cittadini perché sequestrate dopo essere state coinvolte in incidenti stradali, poste a fermo giudiziario per questioni amministrative o, più semplicemente, rimosse dalla polizia locale del comune in seguito a violazioni del Codice della Strada.
I Carabinieri al momento non escludono alcuna pista, dal corto circuito al dolo, ma per stabilirla attendono la prima relazione tecnica dei Vigili del fuoco di Gaeta che sarà allegata all’informativa attesa dalla Procura di Cassino. Tra i dati già certi c’è l’entità dei danni, che sono stati considerati “di notevole entità” e che riguardano anche alcuni mezzi da lavoro lasciati in sosta, per l’appunto, nel piazzale di via Appia.
Le indagini finalizzate ad accertare la causa dell’incendio faranno affidamento sul contenuto del sistema di video sorveglianza del  Deposito Aci  e dell’intera zona di Santa Croce.
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