LATINA – Riveste una valenza fondamentale l’interrogatorio di garanzia che, in programma lunedì mattina, alle 9.45, vedrà comparire davanti il Gip del Tribunale di Santa Maria Vetere, la dottoressa Grammatica, Mario Eutizia, il presunto “badante killer” sottoposto venerdì a fermo di Polizia dalla procura sammaritana dopo essersi autoaccusato della morte di quattro anziani di cui si occupava, appunto, come badante. L’uomo, difeso dagli avvocati Gennaro Romano ed Antonio Daniele, potrebbe chiarire non pochi aspetti di questa macabra vicenda. Presentandosi presso il comando provinciale dei carabinieri di Caserta (e poi sentito da Pm Annalisa Imparato) , il badante aveva raccontato di aver ucciso quattro anziani, due nel napoletano ed altrettanti nella zona di Latina nel 2014.
L’interrogatorio di garanzia Eutizia potrebbe definire i nominativi delle due vittime pontine, i cui corpi, a quel punto, potrebbero essere anche riesumati. L’uomo ha già riferito agli inquirenti di aver aumentato il dosaggio dei medicinali che somministrava agli anziani per lenire il dolore e che pensa che questo possa averli portati alla morte. “Siamo in attesa che la procura termini le proprie indagini per fare chiarezza su questa vicenda – ha spiegato l’avvocato Antonio Daniele che, come detto, difende Eutizia insieme al collega Gennaro Romano – Il nostro assistito si è costituito ed stato estremamente collaborativo spiegando il perché della sua condotta. Alla luce di quello che emergerà faremo le valutazioni del caso”.
Ma chi è questo badante killer reo confesso di quattro omicidi? Diplomato in ragioneria, Eutizia si è improvvisato badante da alcuni anni. In effetti era stato uno chef con esperienza in numerosi ristoranti italiani aprendo uno di proprietà nella lontana Georgia. La sua vita – trapela dalla Procura di Santa Maria Capua vetere – ha conosciuto qualche anno quando, colpito da un infarto durante un servizio in cucina e operato d’urgenza, gli fu diagnosticato un tumore pancreas. L’uomo decise di cambiare lavoro quando le sue condizioni glielo permisero cominciando a operare come badante, ma senza alcuna qualifica o titolo di studio specifico nella materia. Sposato e separato, padre di una ragazza e con alcuni precedenti per truffa e furto, Eutizia, dallo stato d’animo tranquillo, ha deciso di vuotare il sacco, di rendere questa confessione shock “per compassione e misericordia cristiana” alludendo ai quattro anziani che aveva in cura ai quali avrebbe quadruplicato le dosi dei farmaci antitumorali come il Talofen e Trittico.
Si tratta di medicinali che si procurava tramite regolare prescrizione medica Si è appreso poi che il 48enne si sarebbe occupato di circa 30 malati. Al momento ha reso note le generalità di due delle quattro sue vittime: l’89enne Luigi Di Marzo, morto a Casoria nel dicembre 2023, ed il 96enne Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati, in provincia di Salerno, nel marzo di quest’anno,