Itri / “Ha toccato? Un viaggio sulla…oltre la luna”, perfomance teatrale della cantina la “Luccicanza”

Eventi Itri Spettacolo Tempo libero

ITRI – Andrà in scena a Itri, presso l’arena del Museo del Brigantaggio, venerdì 30 agosto, alle 21.15, la performance teatrale “Ha toccato? Un viaggio sulla…oltre la luna” a cura della cantina teatrale la “Luccicanza”.  Nell’ambito della rassegna d’arte e spettacolo “Sipario d’Autore” trova spazio il nuovo spettacolo per la regia di Diego Sasso che parte da quel lontano 20 luglio 1969, quando la missione Nasa dell’Apollo11, compì lo sbarco sulla Luna, con protagonisti i tre astronauti Armstrong, Aldrin e Collins. 

Lo spettacolo concepito da Sasso e dalla sua compagnia va oltre, anzi per meglio dire torna indietro e porta in scena cosa sia accaduto prima quando sulla Luna furono mandati per primi  insetti, cani, scimmiette che hanno visitato lo spazio e si chiede: “cosa hanno visto e vissuto?”. E non solo, il file rouge dello spettacolo è proprio l’immaginare cosa ci sia stato tra i pensieri di chi ha vissuto, a vario titolo, quell’evento: “cosa percepiva e pensava , il terzo astronauta, il quale, arrivato fin lì non è potuto scendere sulla luna, non ha potuto consacrare, anche lui, quell’oltre. Avrà avuto, di certo, la tentazione dell’essere uomo, e di andare a toccare quale è il messaggio rimasto ancora oggi, disperso, della conquista verso l’oltre dell’uomo, la paura del non poter tornare a casa?”.

A portare questi punti di domanda in scena saranno: Angelo Nastrelli, Magda Arianna, Erika Colledanchise Masella, Diego Sasso; ed ancora le “sirene spaziali”: (Arabesque) Martina Starace, (Attitude) Valentina Pimpinella, (Chené) Mara De Meo, (Manège) Giulia Saccoccio.

“E’ uno spettacolo che considera ‘teatro progressive’ che si compone di molte varianti” – ci spiega Diego Sasso – “Denso di messaggi che lasciano aperta la riflessione su temi come il futurismo ecologico e animalista; oltre all’ essenziale necessità che dovremmo avere di soffermarci a interagire profondamente con la propria coscienza, che è un aspetto fondamentale del viaggio che in scena compie l’astronauta…”.