LATINA – Continuano ad arrivare gli attestati di solidarietà nei confronti del collega di Latina Lidano Grassucci, il cui nome, insieme a quelli di altri 144 tra giornalisti, manager, politici ed imprenditori, era stato inserito in una lista di proscrizione redatta dal comitato politico del nuovo Partito Comunista italiano nei confronti di “agenti sionisti” impegnati a sostenere causa di Israele in guerra dal 7 ottobre contro Hamas. Per il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Nicola Calandrini “la scelta del sedicente nuovo partito comunista di pubblicare online una vera lista di proscrizione, di donne e uomini rei soltanto di aver professato una propria opinione sul conflitto tra Palestina e Israele, rappresenta qualcosa di vergognoso e inaccettabile, che fa fare al dibattito politico un salto indietro nel tempo di quasi 50 anni di cui non sentivamo assolutamente bisogno”.
“Ormai da anni ci troviamo di fronte a un esacerbarsi del dibattito politico che – ha aggiunto il massimo dirigente provinciale di Fdi – non fa altro che impoverire un pilastro della democrazia, il confronto. Desidero esprimere la mia piena solidarietà a chiunque abbia visto il proprio nome apparire su quella lista, tra cui la mia collega Senatrice Ester Mieli e con lei tanti professionisti citati tra cui il giornalista pontino Lidano Grassucci. La politica e la società civile condannino questo atto ignobile e tutti si impegnino a riportare il dibattito e lo scambio di idee su un piano costruttivo e di ascolto reciproco. La corsa alla celebrità conquistata a chi grida di più o denigra l’altro non presenta infatti alcun risvolto positivo e denota solo mancanza di tesi solide”.
La solidarietà a Grassucci, alla Senatrice Mieli e “a chiunque abbia visto il proprio nome comparire all’interno di una lista di proscrizione diffusa dal nuovo Pci” è arrivata anche dal consigliere regionale di Fdi Enrico Tiero: “I partecipanti di questa fantomatica lista sono personalità della politica, dell’imprenditoria e del giornalismo che sarebbero i colpevoli di amicizia verso lo Stato di Israele e della Comunità ebraica. Si tratta di un fatto grave – ha aggiunto l’esponente di Fratelli d’Italia – che riporta mentalità e prassi dei regimi totalitari comunisti o delle formazioni armate clandestine che hanno insanguinato la storia degli scorsi decenni, e cioè la compilazione di elenchi di presunti nemici. Invito il mondo politico e culturale a pronunciarsi in modo netto, contro questa campagna d’odio, perché in gioco – ha concluso Tiero – sono i valori stessi sui quali è fondata la nostra democrazia”.