LATINA – Il Movimento 5 Stelle di Latina – spiega una nota -, sin dalla decisione dell’Unione Europea di adottare la Direttiva Bolkestein (2006/123/CE), ha condotto una battaglia per la trasparenza e la legalità nella gestione delle concessioni balneari. La direttiva impone agli Stati membri di garantire la libera concorrenza nell’assegnazione delle concessioni demaniali marittime, mettendo a gara tali concessioni. Il capogruppo pentastellato, Maria Grazia Ciolfi – ricostruisce la storia dei mancati interventi nonostante “esperire le gare per le concessioni balneari è urgente”.
“Fin dall’inizio del mio mandato – afferma Maria Grazia Ciolfi, capogruppo M5S – mi sono impegnata affinché anche il Comune di Latina rispettasse queste disposizioni. Il 3 maggio scorso ho presentato un’interrogazione in Consiglio Comunale, chiedendo alla Sindaca e all’Assessore competente, Di Cocco, quali azioni fossero state intraprese per le gare delle 21 concessioni decadute il 31 dicembre 2023”.
Un’interrogazione alla quale Ciolfi afferma di aver ricevuto solo un’approssimativa informazione circa un presunto avvio della gara della quale però non ha ravvisato traccia. Così la Consigliera grillina spiega: “Un primo tentativo della giunta Celentano di uscire dall’impasse è datato luglio 2023: l’allora dirigente al Demanio di Latina, con una determina (n. 1431 del 27/07/23), affida incarico allo studio Piselli&Co. di redigere un parere legale. Parere che sarebbe costato ai cittadini oltre 46mila euro quando poteva essere reso gratuitamente all’avvocatura comunale. Oltremodo quella determina fu revocata da Di Cocco con una nuova determina (la n.1527 /2023 del 10/08/2023) che destinava quella quota al dragaggio in urgenza del porto canale di Rio Martino. Dragaggio che non fu mai fatto, il porto canale è totalmente colmo di sabbia e di quei 46mila euro si sono perse le tracce”.
Ne consegue che l’unico atto che la consigliera d’opposizione ravveda come tappa dell’iter di assegnazione sia quello del 30 dicembre 2023 – una determinazione dirigenziale, la n°2854 del 2023 – con la quale si è sancita l’urgenza di avviare procedure ad evidenza pubblica per l’assegnazione delle concessioni demaniali marittime entro la fine del 2024. “Ma l’ente – sottolinea la consigliera pentastellata – ha sentito l’esigenza di predisporre un’altra curiosa determina, la n. 1288 del 21/06/2024, con la quale la nuova dirigente al Demanio, proveniente dal Comune di Terracina, ha conferito al costo di 5mila euro più rimborso spese, un incarico di formazione specialistica e di affiancamento operativo (tutoring) per i dipendenti del Servizio Demanio Marittimo del Comune di Latina. Le ultime vicende narrano dell’arrivo di un funzionario, proveniente dal servizio demaniale del Comune di Terracina, al cui tutoraggio a questo punto non resta che affidarci per vedere espletate queste gare”.
“Insomma – commenta la Ciolfi – il tema è scivoloso per questa amministrazione, seppure l’assessore Di Cocco potrebbe farsi consigliare dall’assessora Nasti, nell’ambito di un lavoro collegiale che l’organo di giunta dovrebbe esercitare, che in occasione di un convegno sulle concessioni balneari del 2022 promosso dall’allora commissario Valente e dall’avvocatura comunale, rese un intervento particolarmente apprezzabile nel quale dichiarava senza possibilità di fraintendimento, che le concessioni dovevano andare a gara e chiuse nel più breve tempo possibile, alludendo all’arduo compito che sarebbe toccato ai futuri amministratori del comune di Latina, cioè, inconsapevolmente, anche a sé stessa”.
L’urgenza di esperire le gare, inoltre, è stata oggetto di parere dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), chiarissima nel ribadire i rischi di una proroga delle concessioni senza competizione aperta, che violerebbe i principi di concorrenza e trasparenza.
“È doveroso sottolineare, infine, il pasticcio amministrativo compiuto dal Comune di Gaeta, che ha deciso di procedere con concessioni basate su progetti di finanza presentati dagli attuali concessionari (Delibera di Giunta N. 143 del 19/06/2024), bypassando di fatto le gare pubbliche e ponendosi in contrasto con il diritto europeo; procedura dalla quale auspichiamo il Comune di Latina voglia prendere le debite distanze” – commenta Ciolfi rimandando all’approvazione dei cinque progetti di finanza per le spiagge di Serapo, approvati nell’ultimo Consiglio comunale avvenuto lo scorso 24 agosto.
La consigliera conclude riflettendo sul trambusto per il comparto turistico-balneare e le ripercussioni economiche legate all’incertezza nella quale vivono rispetto allo svolgimento della prossima stagione estiva, mentre ancora si ragiona sull’eventualità di assegnare degli indennizzi ai concessionari uscenti, che la Ciolfi d’altra parte ritiene “un indennizzo a scomputo dell’interruzione di un privilegio goduto per decenni e tramandato talvolta di generazione in generazione, sia del tutto ingiustificato”.
Sull’argomento interviene anche Valeria Campagna, capogruppo del Partito Democratico di Latina, la quale esordisce proprio rimarcando l’urgenza di prendere provvedimenti. “Sulle confessioni balneari a Latina non c’è più tempo da perdere. Le gare pubbliche per il loro affidamento non possono più essere rinviate vista la scadenza di tutte le concessioni in essere. Nel contesto del lungomare di Latina questo problema è particolarmente evidente. Le concessioni attuali, ormai trasmesse di anno in anno, portano alcuni a considerare tali aree come proprietà private, piuttosto che demaniali, con tutte le conseguenze che ciò comporta”.
“Eppure, nonostante il chiaro obbligo a fare le gare, il centro destra a Latina come a livello nazionale, ha illuso gli operatori di poter beneficiare di ulteriori proroghe. Hanno mentito sapendo di mentire e oggi un intero settore rimane in attesa di risposte chiare sul futuro” – continua ancora la capogruppo consiliare del PD a Latina – ” È fondamentale quindi che la gestione delle concessioni balneari avvenga tramite gare pubbliche, aperte e trasparenti, per promuovere la concorrenza e assicurare un utilizzo sostenibile del demanio marittimo. Le gare dovranno rispettare principi di imparzialità, non discriminazione e trasparenza, garantendo che l’affidamento delle concessioni avvenga nel rispetto delle regole europee. Non meno importante è la necessità di integrare nei criteri delle gare pubbliche la tutela del lavoro e la sostenibilità ambientale. È essenziale premiare quei concessionari che offrono contratti di lavoro regolari e condizioni di lavoro dignitose, oltre a promuovere la tutela della costa e l’accessibilità per tutti i cittadini e tutte le cittadine”.
Per concludere, Valeria Campagna lancia la necessità di aprire il dibattito a momenti di confronto pubblico.