Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio annuncia attivazione delle Reti della Filiera Tecnologico Professionale Territoriale

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L’Ufficio Scolastico Regionale, dopo la sottoscrizione dell’Intesa tra Regione Lazio e USR Lazio, annuncia l’attivazione delle Reti della Filiera Tecnologico Professionale Territoriale, un’iniziativa innovativa rivolta agli studenti della scuola secondaria di secondo grado che mira a rafforzare le competenze tecnico-professionali degli allievi del nostro territorio attraverso percorsi quadriennali sperimentali, con conseguimento del diploma con un anno di anticipo rispetto agli ordinari percorsi di studio. La filiera si completa con l’acquisizione del diploma superiore di livello terziario come i percorsi universitari. Il sistema 4+2, pertanto, prevede quattro anni per il diploma di scuola secondaria superiore e due anni per il titolo dell’istruzione tecnica superiore.
Nel Lazio, quattro istituzioni scolastiche sono state designate come scuole capofila per la gestione e il coordinamento di 17 percorsi formativi attivati in tutta la regione. Questi percorsi sono pensati per rispondere in modo puntuale alle esigenze del mercato del lavoro, consentendo agli studenti di acquisire competenze specialistiche in settori chiave come l’informatica, l’automazione industriale, le energie rinnovabili e la meccatronica. I dati del Lazio, quindi, dimostrano un forte impegno e un’attenzione particolare verso la formazione tecnico-professionale.
Le scuole capofila che gestiranno le reti con numerose scuole nell’intera regione, nel rispetto della loro capacità organizzativa e della loro esperienza pregressa nel settore, sono:
  1. I.I.S. “Alessandro Volta” di Frosinone
  2. I.T.I.S. “Galileo Galilei” di Roma
  3. I.P.S.E.O.A. “Vincenzo Gioberti” di Roma
  4. Istituto Professionale Paritario “Safi Elis” di Roma
Il Dirigente Scolastico dell’I.T.I.S. “Galileo Galilei” di Roma – Elisabetta Giustini – commenta così la grande novità per le scuole del Lazio: “Si tratta di un’innovazione senza precedenti. La lungimiranza e l’intuizione del Ministro che finalmente, rispetto agli anni precedenti, ha voluto coinvolgere le scuole in un’azione che mette insieme scuola, università, formazione professionale e soprattutto gli ITS, è una possibilità in più per gli studenti che escono dalle scuole di calarsi immediatamente nel mondo del lavoro, ma soprattutto di specializzarsi per incontrare le esigenze più urgenti del mercato. La filiera vede la possibilità di far entrare all’interno della scuola le aziende e di valorizzare quei percorsi biennali di specializzazione degli istituti tecnici superiori che finora non hanno avuto grande risonanza all’interno del territorio nazionale. Oggi il nostro Paese ha bisogno di tecnici specializzati e, soprattutto, che abbiano competenze di cittadinanza digitale”.
In merito all’aspetto organizzativo e didattico, poi, aggiunge: “Ciò comporta una riorganizzazione completa del sistema all’interno della scuola. L’Istituto Galilei da sempre ha avuto questa intuizione, ovvero quella di sviluppare moduli interdisciplinari con i rappresentanti del mondo del lavoro in base alle aree di indirizzo e alle nuove tecnologie corrispondenti alle esigenze del tessuto produttivo. In questo modo si contribuisce a garantire un futuro soddisfacente ai nostri studenti, in linea con l’indirizzo di studio che hanno scelto.”
L’attivazione delle Reti della Filiera Tecnologico Professionale Territoriale, quindi, rappresenta un passo fondamentale per la crescita e lo sviluppo del capitale umano nella nostra regione, favorendo una maggiore integrazione tra scuola e mondo del lavoro e contribuendo a ridurre il divario tra domanda e offerta di competenze tecniche.