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Sperlonga / “Polifemo: un racconto di Odisseo”, seconda serata del “Riviera d’Ulisse Festival”

SPERLONGA – Anche la seconda serata del Riviera d’Ulisse Festival garantisce un evento d’eccezione in un ambiente unico del Sud Pontino. Giovedì 29 agosto il Museo Archeologico Villa di Tiberio ospiterà la performance artistica di due artisti di origine pontina, ma che hanno la qualità di vantare un grande prestigio in ambito nazionale e internazionale, Sandro Sposito e Giuseppe Pestillo, che fonderanno le loro esperienze artistiche in “Polifemo: un racconto di Odisseo

La serata offrirà un’esperienza unica per vivere il Museo in orario serale. Sarà infatti possibile visitare l’interno del Museo a partire dalle ore 20:00 e alle 21:00 successivamente sarà tutto pronto per assistere alla rappresentazione.  L’attore Giuseppe Pestillo ci porterà nel mondo di Ulisse interpretando uno dei canti più significativi dell’Odissea, quello relativo al suo incontro con Polifemo, alternandosi con le improvvisazioni musicali di Sandro Sposito. La lettura avverrà di fronte al gruppo scultoreo rinvenuto nella grotta dell’Imperatore Tiberio rappresentante proprio l’episodio dell’accecamento di Polifemo.

Infine, al termine della rappresentazione sarà possibile degustare una selezione di vini della Cantina Cincinnato selezionata dell’Enoteca da Paolo di Sperlonga ammirando i reperti conservati all’interno del Museo.  Nel IX canto dell’Odissea di Omero, il racconto dell’incontro tra Ulisse e Polifemo rappresenta uno degli episodi più emblematici e simbolici dell’intera epopea. In questa narrazione, Ulisse e i suoi compagni approdano su un’isola abitata dai Ciclopi, un popolo di giganti con un solo occhio. Tra questi giganti, Polifemo è il più noto.

Ulisse, in latino, Odisseo in greco, rappresenta l’ingegno, la saggezza e la capacità di adattamento dell’uomo. Durante l’incontro con Polifemo, Ulisse utilizza la sua astuzia per salvare sé stesso e i suoi compagni dalla prigionia e dalla morte. Polifemo, d’altro canto, rappresenta la natura selvaggia e incontrollata, la forza bruta che non conosce ragione. È una figura mostruosa, non solo per il suo aspetto, ma anche per la sua mancanza di ospitalità e il suo comportamento cannibalesco. Polifemo è un emblema dell’ignoto e del terrore che l’uomo antico poteva provare di fronte a ciò che non comprendeva o non poteva controllare.

Nell’antichità, l’incontro tra Ulisse e Polifemo simboleggiava la lotta tra la civiltà e la barbarie, tra l’intelligenza umana e le forze oscure della natura. Ulisse rappresentava l’ideale dell’eroe greco: astuto, coraggioso e dotato di grande ingegno. Oggi, la storia può essere letta come una metafora delle sfide moderne. Tutto questo verrà raccontato da Giuseppe Pestillo e Sandro Sposito, la lettura del racconto con musiche eseguite dal vivo, oltre la stupenda scenografia del gruppo marmoreo raffigurante l’accecamento di Polifemo, amplificherà l’impatto emotivo e simbolico della narrazione. Questa sinergia tra narrazione e musica offre un’esperienza immersiva, portando il pubblico a vivere intensamente la tensione tra astuzia e forza bruta, tra civilizzazione e barbarie, facendo risuonare ancora oggi il messaggio universale dell’Odissea.

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