Terracina / Incendio appartamento: evacuato il palazzo, prime indagini sulla morte dell’avvocato Pompei

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TERRACINA – In quell’appartamento, al terzo piano del civico 27 di via Fiume, quell’avvocato, tanto conosciuto quanto apprezzato a Terracina, viveva la vita. Una stanza era stata adibita a studio legale, il resto era di fatto la sua abitazione dove viveva da solo. Sono questi alcuni degli aspetti emersi dai primi accertamenti compiuti dai Carabinieri della Compagnia di Terracina che stanno indagando sulla morte dell’avvocato Giorgio Pompei, di soli 60 anni. La tragedia si era consumata poco dopo la mezzanotte di giovedì e a provocarla era stato un incendio che, sprigionatosi all’interno dell’abitazione dell’avvocato Pompei, è finito per provocare la morte del proprietario di casa.

I Carabinieri stanno attendendo la prima relazione tecnica dei Vigili del Fuoco per inviarla al sostituto procuratore Simona Gentile, il magistrato che, coordinando le indagini, sta per nominare un medico legale chiamato ad effettuare l’autopsia per stabilire la reale causa del decesso dell’uomo, se sia stato vittima del fumo sprigionato dal rogo o addirittura dalle stesse fiamme. Un fatto è certo: l’avvocato Pompei è stato trovato privo di vita sul balcone di casa a conferma che volesse dare l’allarme e scappare. La relazione tecnica dei Vigili del fuoco, il cui intervento è stato tempestivo quanto inutile, è attesa anche per un altro motivo: a causa di questo incendio è stata decisa l’evacuazione dell’intero stabile di via Fiume 27 a fronte della quale quindici persone hanno dovuto trovare una temporanea sistemazione presso amici e parenti.