FONDI – Si aggrava per certi versi il bilancio dell’incidente stradale in seguito al quale nella notte tra venerdì e sabato, in località Sant’Anastasia, ha perso la vita Maria Grazia Bedin, di 24 anni di Sabaudia. La donna, nonostante la giovanissima età, ha lasciato tre bambini, l’ultimo dei quali, di soli sei mesi, si trova ricoverato in condizioni serie (ma fortunatamente non è in pericolo di vita) presso l’ospedale pediatrico “Bambino Gesù” di Roma. Il piccolo è uno dei tre feriti provocati dal fuoristrada a causa del quale ha perso la vita sul colpo la giovanissima madre di Sabaudia, comunità ora sotto shock dopo aver appreso la gravità e la tragicità dell’incidente di Fondi.
Gli altri due sono il papà di origine albanesi – il compagno 22 enne di Maria Grazia – e la zia, sorella del giovane. I due fratelli sono ricoverati tuttora presso gli ospedali “Dono Svizzero” di Formia e “Alfredo Fiorini” di Terracina ma sono fuori pericolo. La situazione processuale più grave è quella del 22enne che si trovava alla guida della Volkswagen Golfo. E’ indagato per omicidio stradale dopo che il drug test ha evidenziato nel suo sangue tracce di alcool e di droga. L’uomo è piantonato in ospedale a Formia e, appena il suo quadro clinico lo permetterà, dovrà finire ai domiciliari come ha disposto il pm di turno. La dinamica dell’incidente stradale di Fondi è al vaglio della Polizia Stradale ma non ci sono più dubbi su quanto gravemente accaduto: la berlina, a causa della velocità sostenuta, è uscita di strada per fermare la corsa dopo una paurosa carambola. Sul posto erano intervenuti anche il personale del 118 ed i Vigli del Fuoco di Terracina.
Questo terribile fatto di cronaca, che lascia senza una mamma tre bambini in tenera età, ha avuto subito un risvolto di natura politica. Il capogruppo di Azione alla Regione Lazio, Alessio D’Amato, promotore di una proposta di legge “Lazio strade sicure” , ha evidenziato come l’incidente di venerdì notte a Fondi sia “l’ennesima tragedia che dimostra come la sicurezza stradale sia ancora molto lontana dall’essere una priorità nell’agenda istituzionale. Non possiamo più accettare che le strade del Lazio continuino ad essere teatro di incidenti mortali e di vite spezzate. Troppe famiglie – ha commentato l’ex assessore regionale alla sanità della Giunta di centro sinistra – sono state devastate da perdite che avrebbero potuto essere evitate con comportamenti più responsabili. È tempo di agire concretamente, è fondamentale mettere la sicurezza stradale al centro dell’agenda politica, bisogna fare ciò che è stato fatto in altre grandi capitali europee. La proposta di legge Lazio Strade Sicure può rendere le nostre strade più sicure ed educare al rispetto delle regole, partendo dalla prevenzione, dall’introduzione di campagne educative nelle scuole e da campagne di sensibilizzazione che coinvolgano attivamente tutti i cittadini. Non dobbiamo aspettare l’ennesimo incidente per agire”.
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