FORMIA – Avrebbe potuto conoscere un bilancio ben più pesante lo spettacolare incidente stradale verificatosi domenica mattina, poco dopo le 10, nella centralissima via Vitruvio a Formia. Un Suv, che procedeva in direzione di Largo Paone, ha investito frontalmente una moto che sopraggiungeva dalla direzione opposta. L’auto, fuori controllo, è letteralmente ‘decollata’ finendo sul marciapiedi opposto e terminava la sua corsa contro una frequentata attività commerciale che, in considerazione della giornata festiva, era fortunatamente chiusa. Scattato l’allarme, sul posto sono giunti i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Formia, il personale del 118 e i vigili del Fuoco che hanno subito accertato la causa dello scontro.
Il conducente del Suv era in compagnia dell’anziana madre quando ha accusato un improvviso malore tale da perdere il controllo del mezzo. Si tratta di un noto imprenditore di Formia di 60 anni, A.P., che soltanto due settimane fa aveva subito l’incendio, a causa di un precedente rogo di sterpaglie appiccato in un terreno abbandonato lungo la riva destra del Rio Santa Croce, del vecchio deposito giudiziario dell’Aci di Formia. L’uomo, soccorso, è stato trasferito in osservazione all’ospedale “Dono Svizzero” dove è giunto alcuni minuti più tardi il centauro investito. Se la caverà ma sono state determinanti le operazioni di soccorso prestatigli da alcuni residenti e turisti che si trovavano, al momento dell’impatto, nel vicino bar “Impero”.
Hanno dovuto sollevare manualmente il Suv per permettere ai sanitari del 118 di trasferirlo in ospedale con una serie di traumi ma, tutto sommato, in buone condizioni rispetto alla gravità dello scontro frontale. Se i Carabinieri hanno avviato i rilievi di legge per definire l’esatta dinamica dell’incidente e le eventuali responsabilità, il tratto “centrale” della sempre frequentata via Vitruvio, da via XX Settembre sino all’incrocio con via Santa Teresa, è stato chiuso per oltre un’ora.
PHOTOGALLERY
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.