Gaeta / Casa di riposo finanziata all’ex-Annunziata, l’ex-sindaco D’Amante chiede di fare chiarezza

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GAETA – Dov’è finito il progetto redatto quasi un quarto di secolo fa dall’allora amministrazione comunale di Gaeta, su proposta dell’ex presidente dell’Ipab della Santissima Annunziata, avvocato Giovanni Di Bernardo, per il recupero e riqualificazione dell‘immobile di via Annunziata che ospitava anziani di Gaeta e del comprensorio in maggioranza autosufficienti ma anche persone con piccolo deficit motori e psichici? Se lo chiede l’ex sindaco della città Silvio D’Amante nella querelle che vede in questi giorni contrapposti due progetti sul tappeto, quello della “Pida srl” per realizzare (attraverso una variante al Prg approvata tra le polemiche da una sfilacciata maggioranza consiliare) un casa di riposo per anziani in località Calegna ed il progetto, rilanciato, dell’Asl di ubicare, attraverso una sua modifica, al terzo piano dell’ex ospedale “Monsignor Luigi Di Liegro” una residenza assistenziale.

Secondo il sindaco Leccese quest’ultima soluzione progettuale “non è la stessa cosa rispetto a quanto proposto dalla ‘Pida srl’ ai sensi di una legge regionale” ma il suo predecessore chiede di sapere com’è andato a finire l’iter per rimodulare un casa di riposo nell’ex immobile dell’Annnunziata. “Ricordo che diede un contributo anche il sindacato Spi della Cgil. Il progetto prevedeva trenta posti per residenza stabile ed altri posti (15) per soggiorni estivi, a pagamento, rivolti ai centri anziani di altri comuni, con gli introiti a favore delle esigenze della struttura. Il piano – osserva l’ex sindaco di Gaeta D’Amante – fu presentato nell’ambito dei ‘Contratti di quartiere “e, per l’alto valore sociale e culturale, ottenne il finanziamento di 5 milioni di euro. Ebbi l’onore di presentarlo alla Sala della Protomoteca del Campidoglio alla presenza del Ministro ai beni culturali e del Sindaco di Roma Rutelli”.

La struttura ottenne un ulteriore finanziamento di circa 2 milioni di euro ma nel frattempo l’Ipab di Gaeta venne incorporata nell’unica Ipab regionale anche se la destinazione non era stata cambiata: “Questo da incontri con il responsabile regionale dell’Ipab”. Nel 2020, in emergenza Covid, su richiesta dell’allora direttore generale dell’Asl di Latina Giorgio Casati, l’ex direttore del Distretto sud della stessa Asl Antonio Graziano effettuò un sopralluogo nella struttura di via Annunziata “trovando una situazione, definita nei servizi, che con un solo intervento dell’Enel poteva essere attivata”.

Sono trascorsi quattro anni e l’ultimo sindaco di centro-sinistra di Gaeta avanza una serie di intriganti quesiti: “L’ex struttura dell’Annunziata ha sempre la stessa destinazione grazie alla quale sono stati spesi soldi pubblici per l’assistenza dei nostri anziani? Ci sono problemi? È cambiata o si vuole cambiare la destinazione? – ha concluso l’ex sindaco D’Amante – In un momento in cui si parla di Rsa, di case di riposo, abbiamo questa situazione…pendente: cosa si vuol fare?”.