Formia / Foto taroccate nelle segnalazioni alla Polizia locale, è polemica tra la dirigente Sciarra e la consigliera Villa

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FORMIA – Finita nell’occhio del ciclone per la gestione della mobilità e la sosta nella zona attigua alla Arena Cicerone – ci sarebbe stata una dimenticanza nell’elaborazione e pubblicazione dell’ordinanza di chiusura al traffico della strada di collegamento al resto del litorale di Vindicio – la neo dirigente della Polizia locale del comune di Formia (è stata assunta dal sindaco Gianluca Taddeo grazie ad una selezione fiduciaria svolta ai sensi dell’articolo 110 del decreto legislativo 267/2000) Giuseppina Sciarra è da qualche giorno il bersaglio preferito dell’ex sindaco Paola Villa. Il pomo della discordia, di cui è stata informata la Segretaria generale del comune di Formia in qualità di responsabile dell’anti-corruzione dell’Ente, è rappresentata da una comunicazione, mai smentita dall’ex funzionaria del comune di Gaeta, in base alla quale l’ufficio della polizia municipale “non avrebbe più preso in considerazione l’eventuale documentazione fotografica allegata alle segnalazioni e criticità inviate via Pec dai Consiglieri comunali”.

A dire dell’attuale capogruppo di “Un’altra città-Movimento Cinque stelle”, rivelando quanto riferitole dalla dottoressa Sciarra, questa “documentazione potrebbe essere oggetto di manipolazione da parte di Intelligenza Artificiale“. Insomma il dirigente di uno dei settori che ha una diretta gestione del territorio comunale ha fatto sapere – secondo l’ex cittadino – che non si fiderebbe più delle foto che i Consiglieri comunali le inviano quotidianamente che potrebbero essere taroccate. Con il più comune photoshop? No, addirittura con l’intelligenza artificiale che i comuni mortali consiglieri comunali di Formia (soprattutto di opposizione) saprebbero utilizzare a meraviglia e con dovizia di particolari.

Questa decisione della dottoressa Sciarra di non ricevere più le foto dei consiglieri comunali perché a rischio contraffazione ha fatto indispettire l’ex sindaco che segnala come siano a rischio il rispetto del contenuto dell’articolo 43 del Tuel ed il nono comma dell’articolo 37 dello Statuto del Comune di Formia: “Quanto argomentato da un dirigente ad un consigliere comunale in merito alle modalità di segnalazione sia non solo grave ma anche altamente offensivo. I consiglieri comunali nell’esercizio di ruolo, devono attenersi alla realtà, non alterarla, usando manipolazioni digitali e intelligenza artificiale: ne va non solo la loro credibilità politica ma anche e soprattutto la loro credibilità giuridica. La sottoscritta, inoltre, non riesce ad avere risposte e riscontri nel merito alle richieste di documentazione”.

Da qui la richiesta, urgente, di intervento alla segretaria comunale Maria Saccoccia “per fare chiarezza e perché si dia ufficialità sulle modalità che devono essere seguite dai consiglieri comunali in base alle loro azioni di controllo” probabilmente la richiesta di intervento della segretaria Saccoccia così come avanzata dall’ex sindaco di Formia c’è stata nella misura in cui la dottoressa Sciarra, tentando di gestire il suo imbarazzo, ha parlato di ‘fraintendimento’ in merito alle segnalazioni fotografiche riguardanti il territorio: “Intendevo far emergere – ha tentato di giustificarsi la dottoressa Sciarra – ed in via generale che le suddette segnalazioni, corredate da fotografie, non devono essere inoltrate attraverso la messaggeria WhatsApp, come sovente avviene da parte dei cittadini ed esponenti politici. Questa modalità non è rispondente a tre requisiti. Il primo: l’utenza telefonica di chi scrive verrebbe inondata da numerose foto che non permetterebbero di stabilire con la dovuta lucidità la priorità e l’urgenza della segnalazione stessa; secondo: con gli accorgimenti digitali in uso, le fotografie potrebbero essere manipolate – arriva ad insinuare la dottoressa Sciarra – e pertanto risulterebbero fuorvianti per chi le deve visionare; terzo: le modalità di comunicazione a mezzo WhatsApp non è prevista da regolamenti comunali vigenti in materia”.

A quel punto è stata inevitabile la controreplica della professoressa Villa che “smentisce” la neo dirigente della Polizia locale del comune di Formia: “Ho sempre inoltrato le segnalazioni e le richieste di documentazione via Pec affinché avessero tracciabilità e fossero esattamente collocabili a livello temporale. Mai ho inoltrato richieste via WhatsApp o ho preso interventi attraverso questo canale. Lo sa perché? Non è una modalità utilizzata dalla sottoscritta, in più non è consona ad un consigliere comunale nello svolgimento delle proprie funzioni. E di fatto gli allegati alla Pec del 25 agosto scorso sono stati inviati via Pec e a quelle richieste ancora se ne attende risposta”.