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Gaeta / Centro commerciale “Gate A” e viabilità: al via la petizione, il sostegno dell’ex-sindaco Villa

GAETA –  Sta facendo intanto rumore la decisione dell’ex sindaco di Formia, Paola Villa, di sostenere la petizione popolare avviata dallo scorso fine settimana a Gaeta in occasione dell’ennesimo e grave incidente stradale verificatosi all’altezza del centro commerciale “Gate A” nel quartiere de La Pjaia. “I morti, i feriti aumentano, persone investite, motorini che falciano pedoni e che a loro volta vengono falciati dalle macchine e da camion in movimento…tutto davanti al centro commerciale di Gaeta – ha detto il capogruppo di “Un’altra città – Movimento cinque stelle” – E’ diventato un luogo dove le tragedie si accumulano non per fatalità ma per ingordigia umana. Il centro commerciale è stato edificato seguendo l’iter amministrativo di una media struttura di vendita, quindi secondo le norme non doveva superare i 2500 metri quadrati – invece, come è sotto gli occhi di tutti, il centro ha una superfice di 4400 metri quadrati come anche testimoniato dai documenti urbanistici ufficiali. A Gaeta è stata realizzata una grande struttura di vendita che necessitava innanzitutto di un’autorizzazione regionale e non comunale e soprattutto doveva avere altre necessità urbanistiche, seguire altri standard anche e soprattutto per quanto riguarda la viabilità esterna”.

“Nel 2021 l’inaugurazione del centro commerciale avvenne senza un parere sulla viabilità esterna del comando dei vigili urbani di Gaeta, l’unico parere rilasciato era per viabilità interna. Chi ha arricchito questo centro commerciale? – si è interrogata sui social l’ex sindaco – Innanzitutto Vito Panati, la cui proprietà è passata da area industriale a area commerciale, aumentando decine di volte il valore economico del terreno. Questa speculazione è stata portata avanti dall’allora Consorzio Industriale del Sud pontino a guida Salvatore Forte. La Spinfor srl che ha aperto la struttura di vendita. E poi la politica, quella di Cosmo Mitrano e dei suoi seguaci, che ci ha fatto la campagna elettorale, che ha finto di voler sistemare gli ex dipendenti della Panapesca, ma chissà perché da 46 solo 15 sono stati “sistemati” nel nuovo ma non a norma centro commerciale”.

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