FORMIA – Si svolgerà il prossimo 27 giugno, alle ore 19, presso la Sala Ribaud del Comune di Formia, il Convegno promosso dalla Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali sul tema: “Non è un gioco. No Slot. Contrasto al gioco d’azzardo: che fare?”
Al convegno, moderato dal giornalista Andrea Brengola, interverranno il dott. Carlo Cefaloni, redattore di Città Nuova e autore del volume “Vite in gioco, oltre la slot economia” e l’associazione di settore Solidarietà onlus.
Il convegno rappresenta una delle iniziative avviate dalla CDAL per contrastare il gioco d’azzardo dopo la
pressione sulle amministrazioni comunali per una corretta regolamentazione delle sale da gioco, la progettazione di corsi formativi nelle scuole e di un centro di orientamento e consulenza, in collaborazione con l’Associazione Solidarietà Onlus.
Dal convegno si auspica la nascita di un movimento di nuove idee contro la diffusione dell’azzardo, per rimettere in gioco le vite in un’altra direzione, premiando gli esercenti di attività commerciali che si ribellano al guadagno facile delle slot e riscoprire il senso del gioco vero, quello relazionale.
L’esplosione della criminalità organizzata che impone la sua “legge” e il suo potere, condizionando l’economia del territorio, ha tra le attività di interesse quella del gioco d’azzardo, e non solo di quello illegale, ma anche di quello lecito regolamentato dallo stato, che in Italia sta distruggendo persone, famiglie, comunità.
La patologia da gioco d’azzardo rappresenta una delle piaghe più pericolose del nostro tempo. Puntare denaro attraverso scommesse, slot machine, gratta e vinci, ma anche Lotto e Superenalotto può creare una dipendenza simile a quella da stupefacenti, causando danni ingentissimi per i giocatori, per le famiglie e rivelandosi sempre più spesso anche anticamera dell’usura.
Dati riferiti al 2012 dicono che in Italia il gioco d’azzardo lecito rappresenta 100 miliardi di fatturato, 4% del PIL nazionale, la 3° industria italiana, 8 miliardi di tasse, 12% della spesa delle famiglie italiane, 15% del mercato europeo del gioco d’azzardo, 4,4% del mercato mondiale, 400.000 slot-machine, 6.181 locali e agenzie autorizzate, 2 milioni di persone a rischio dipendenza, 800.000 giocatori patologici, 500.000 minorenni.
Viste le tragiche conseguenze di questa problematicità, la Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali di Gaeta (coordinamento di associazioni e movimenti ecclesiali presenti nell’arcidiocesi di Gaeta comprendenti circa 3000 persone), ha iniziato un percorso di iniziative per contrastare il gioco d’azzardo articolato secondo tre direzioni: la prima consistente nel far pressione sulle amministrazioni comunali per una corretta regolamentazione delle sale da gioco, la seconda nel dissuadere le persone dall’uso delle “macchinette e biglietti mangiasoldi” attraverso corsi formativi nelle scuole e convegni cittadini e la terza nell’istituzione di un centro di ascolto come spazio di orientamento e consulenza, il tutto in collaborazione con l’Associazione Solidarietà Onlus.