Formia / Prende servizio il dirigente comunale Pietro D’Orazio, ma non sa ancora con quali incarichi

Attualità Formia

FORMIA – E’ arrivato dalla vicina Gaeta per stabilire un record facilmente uguagliabile: diventare il terzo dirigente tecnico del comune di Formia che continua nel frattempo a vedere assottigliate le proprie truppe dal 2 settembre l’ingegner Pietro D’Orazio si trova a vivere – suo malgrado – a vivere sulla sua pelle una situazione imbarazzante. È stato investito di una nomina sindacale a tempo pieno ed indeterminato grazie allo scorrimento della graduatoria (era arrivato terzo) del concorso vinto lo scorso anno dal bravo e preparato architetto Pietro D’Angelo ma, dopo alcuni giorni di frequentazione del terzo piano del palazzo municipale, il colonnello D’Orazio non sa ancora quale specifico settore dovrà guidare e soprattutto con quale esercito. Si tratta di un adempimento che spetta esclusivamente al Sindaco e alla Giunta che probabilmente pensavano che D’Orazio si trattenesse ancora per qualche mese a guidare la ripartizione urbanistica del comune di Gaeta.

D’Orazio invece il primo giorno utile – il 2 settembre – si è presentato al comune di Formia ma non sa ancora a fare cosa perché la politica e la maggioranza di centro destra erano tutt’altro che impegnate a riordinare l’area tecnica che tra fughe e richieste di trasferimento rappresenta il più fastidioso tallone d’Achille della Giunta Taddeo. Naturalmente ci sono le due eccezioni (la guida del settore urbanistico da parte del sempre più richiesto e gettonato dirigente Pietro D’Angelo) ma l’arrivo dalla vicina Gaeta dell’ingegnere D’Orazio ha acuito il già dilagante nervosismo da parte dell’attuale dirigente Settore opere Pubbliche Giuseppe Viscogliosi. E’ il responsabile di settore più discusso, di area Forza Italia, che il sindaco Taddeo, tra le severe perplessità dell’ufficio personale, aveva trovato ad Arpino al termine di una selezione fiduciaria che Viscogliosi aveva vinto con requisiti non proprio corrispondenti all’avviso pubblico.

Se D’Orazio ha una poltrona su cui sedere ma non sa quale esercito guidare è perché la politica – dopo le mai chiarite dimissioni dello scorso giugno dell’assessore ai lavori pubblici Eleonora Zangrillo- non ha deciso del destino professionale di Viscogliosi. Rimarrà ai Lavori pubblici o quest’ultimo dipartimento potrebbe essere assegnato al più affidabile ed esperto D’Orazio (l’ha dimostrato nel consiglio comunale di Gaeta nelle ultime due settimane palesando piglio ed autorevolezza rispetto agli altri colleghi dirigenti in occasione dell’approvazione del progetto in variante al Prg per la realizzazione di un caso di riposo in località Calegna e dei dei cinque di progetti di finanza presentati da altrettanti stabilimenti balneari interessati a beneficiare del rinnovo delle concessioni demaniali, cosa poi superata dal decreto emanato dal governo Meloni)  con Viscogliosi “declassato” all’ambiente e ad un chiaro settore alle “Grandi opere”?

Viscogliosi – secondo alcuni rumors – minaccia un giorno si ed un giorno pure le sue dimissioni dall’incarico di dirigente ma non riesce a dare seguito alla sua legittima volontà di tornarsene ad Arpino nei giorni in cui il suo predecessore, l’architetto Giuseppe Caramanica, ed il funzionario, l’ingegner Claudio Severino Filosa, entrambi tecnici formiani e finissimi conoscitori del territorio comunale (a differenza di Viscogliosi per esempio) si sono accasati lontani dal comune di Formia alla guida della ripartizione tecnica e di quella ai lavori pubblici dei comuni di Sabaudia e di Nettuno.

Intanto le amministrazioni politicamente “gemelle” di Formia e Gaeta stanno dialogando perché D’Orazio faccia il pendolare perché nelle prossime settimane garantisca ancora il suo apporto professionale nella riparazione Lavori pubblici presso il comune di Gaeta. Almeno sino a quando il sindaco Cristian Leccese non deciderà come sostituirlo. Le soluzioni che ha sul tappeto sono quattro: pubblicare un avviso pubblico per l’attribuzione di un incarico fiduciario a tempo determinato ai sensi dell’articolo 110 del decreto legislativo 267/2000 (un accordo sarebbe stato raggiunto con il “formiano” Emanuele D’Avino), attingere dallo scorrimento delle graduatorie dei concorsi ( ma  a tempo indeterminato) espletati dai amici di Formia e Fondi oppure fare altrettanto dai due concorsi “tecnici” promessi dal sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli entro la fine dell’anno.

La politica quando vuole mettere le tessere al giusto posto sa anche attendere…