LATINA – Non saranno brevi gli accertamenti della Procura della Repubblica, ma anche quelli dell’ispettorato del Lavoro di Latina, per fare piena luce sull’esplosione – per la quale al momento risulta indagata l’amministratrice della Pst, che, peggiore forse di una bomba, ha provocato mercoledì pomeriggio una nuova, l’ennesima, tragedia su un luogo di lavoro nel territorio pontino. Un operaio morto e di ferito gravissimo è questo il bilancio, confermato, dell’esplosione di un serbatoio di gas, di un boiler, all’interno dell’azienda di impiantistica, Pst, in via Nascosa, a Latina. Anche giovedì sono proseguiti gli accertamenti per ricostruire l’accaduto che hanno provocato il decesso di Marco Mauti, 58 anni, residente a Cisterna e il ferimento di Emiliano D.S., di 40 anni che, residente a Borgo Sabotino, lotta contro la morte all’ospedale San Camillo di Roma dov’era stato trasferito da un’eliambulanza del 118. Secondo le prime verifiche, contenute in una prima informativa inviata dalla Polizia alla Procura di via Ezio, ad esplodere – come detto – è stato un boiler ad aria che ha provocato la distruzione di un portellone di metallo del capannone le cui schegge hanno investito i due operai che lavoravano al collaudo di un serbatoio.
Intanto – come avviene subito dopo queste immagini tragedie dall’altissimo costo sociale ed economico – il mondo politico e sindacale si interroga. Dopo il cordoglio espresso dal presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, e da altre realtà sindacali e istituzionali, è la volta del duro commento del consigliere di Alleanza Verdi e Sinistra e presidente della Commissione vigilanza sul pluralismo dell’informazione della Regione Lazio, Claudio Marotta: “Lasciano sgomenti i numeri di questa strage silenziosa che sta flagellando non solo il Lazio, ma il Paese intero. Le istituzioni devono lavorare coralmente e dare risposte certe per fermare questa piaga inaccettabile delle morti sul lavoro. Prevenzione e contrasto devono essere prioritari su tutto, con strumenti legislativi e investimenti maggiori per garantire più sicurezza sul lavoro”.
A dire della consigliera regionale del Patito Democratico Eleonora Mattia “Questo nuovo incidente e i numeri diramati in queste ore, che parlano di una ‘situazione allarmante’, con 62 morti nel Lazio da gennaio a luglio, ci richiamano come Istituzioni, a tutti i livelli, dal Governo nazionale a quello regionale assieme a tutte le forze politiche e parti sociali, a un maggiore senso di responsabilità affinché siano poste in essere misure di prevenzione più incisive, rafforzati controlli e investimenti per prevenire infortuni e morti sul lavoro”.
Per il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Enrico Tiero “occorre a mio parere potenziare la tutela della salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Trovo ineccepibili alcuni provvedimenti del governo, tra cui un nuovo bando per l’ispettorato del lavoro, l’introduzione della patente a crediti e l’investimento nella formazione delle aziende. Per ridurre i rischi di nuovi incidenti mortali sul lavoro, è necessario – ha concluso il presidente della commissione Sviluppo Economico alla Pisana – vi sia l’impegno di tutti. Solo insieme, con l’impegno di tutte le forze in campo, si può e si deve contrastare il tragico fenomeno delle morti bianche e degli infortuni sul lavoro. Perché tutti abbiano diritto a un lavoro tutelato, adeguatamente retribuito e svolto in sicurezza”.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.