LATINA – Con una delibera di giunta su indirizzo della sindaca Matilde Celentano, approvata nella giornata di ieri, è stato approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica per l’implementazione del sistema di videosorveglianza e lettura targhe nel Comune di Latina. L’elaborato, utile all’adesione di un avviso regionale per la concessione di contributi, sarà sottoposto all’attenzione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica per l’approvazione.
“Per l’amministrazione – dichiara la prima cittadina – il tema della sicurezza urbana è prioritario. È sempre maggiore, infatti, la necessità di un controllo capillare del territorio per prevenire e contrastare fenomeni di degrado urbano, di comportamenti illeciti e di criminalità. Con l’installazione di nuove telecamere intendiamo rafforzare le azioni di prevenzione e di contrasto alle forme di illegalità presenti. Allo stesso tempo gli occhi elettronici sono fondamentali per garantire e migliorare la fruizione degli spazi pubblici, migliorarne la vivibilità e la fruibilità, ed aumentare la percezione di sicurezza da parte dei cittadini”.
Il progetto prevede nuove telecamere, multisensore e ottiche, da installare nelle zone di piazza del Popolo, piazza del Quadrato, nei giardini Falcone e Borsellino, nel quartiere Villaggio Trieste e via Don Morosini. L’importo presunto dei lavori è di 60mila euro. Tutte sono dotate di una tecnologia in grado di rendere visibili gli oggetti sia nelle aree luminose, che in quelle più scure. Queste verranno integrate al sistema integrato di videosorveglianza cittadino, la cui sede di controllo e gestione si trova presso il comando della Polizia Locale di piazzale dei Mercanti.
“Nel Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato su mia richiesta dal prefetto Vittoria Ciaramella – dichiara Celentano – per affrontare sinergicamente la situazione di Villaggio Trieste, ad esempio, tutte le parti interessate hanno ritenuto di fondamentale importanza la presenza di telecamere per monitorare la situazione e arginare, il più possibile, fenomeni di criminalità diffusa. Gli occhi elettronici, insieme al supporto delle altre forze dell’ordine, possono fare la differenza per tutelare la sicurezza pubblica”.