MINTURNO – È durata qualche ora la ricostruzione, definita “fantasiosa”, che aveva visto coinvolto il giovane 22enne A.F. di Minturno. Era stato arrestato dai Carabinieri dopo essere stato ritenuto responsabile di una presunta estorsione aggravata dall’uso di acido muriatico e una mazza da baseball, con la quale – secondo la ricostruzione dei militari – l’uomo avrebbe preteso che la donna di 40 anni gli cedesse l’attività commerciale di auto lavaggio che , ubicata nel centro di Scauri, era stata di proprietà del padre del 22enne.
“Nulla di più falso” – ha commentato l’avvocato Pasquale Cardillo Cupo che ha assistito il giovane minturnese unitamente all’avvocato Gianni Bove. In realtà si è trattato di una lite iniziata la sera precedente e che ha visto l’indagato 22enne malmenato e vittima di richieste di denaro, circostanze che – a dire dei due penalisti – avrebbero poi causato la reazione del giovane, animato da un mero intento di danneggiamento.
Il giovane minturnese ha risposto a tutte le domande che gli sono state poste durante l’interrogatorio di garanzia. Ha spiegato davanti al Gip del Tribunale di Cassino Massimo Lo Mastro la reale ricostruzione dei fatti verificatisi. Ha depositato, attraverso la sua difesa, alcuni messaggi e file audio che quanto era stato riferito contro di lui era falso e con carattere calunniatorio. Dopo una breve camera di consiglio, il Gip Lo Mastro non ha ravvisato alcuna gravità indiziaria contro l’indagato 22enne, tornato poi in libertà senza alcuna misura.