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Formia / Miglioramento area stazione ferroviaria, protocollo d’intesa Comune e Rete ferroviaria italiana

FORMIA – Le premesse, sulla carta, sono interessanti. Hanno una sola incognita però: la copertura economico- finanziaria che, spettante al comune di Formia, rappresenta il grande e (al momento) irrisolto problema. L’amministrazione del sindaco Gianluca Taddeo intende – al momento rappresenta solo un orientamento, una volontà – contribuire a riqualificare l’area attigua alla stazione ferroviaria, la più importante da quasi un secolo lungo la direttrice Roma-Napoli. In quest’ottica la Giunta di centro destra ha deciso di chiedere aiuto a Rfi (Rete ferroviaria italiana) per  avviare quello che, al momento, rappresenta soltanto una mera comunione d’intenti. L’ha fatto grazie ai buoni uffici di un intramontabile personaggio della politica cittadina e provinciale del dopo guerra, uno degli ultimi deputati e segretari provinciali della Democrazia Cristiana.

Nella sua infinita carriera l’ingegnere Clemente Carta ha raccolto da qualche tempo fa una nomina sconosciuta ai più. Sta cercando di favorire il trasporto su ferro a discapito di quello, inquinatissimo e sanzionato dall’Ue, su gomma. Carta è a capo di “Fermerci”, l’associazione che rappresenta gli operatori nel trasporto ferroviario delle merci in Italia.  Si tratta di una potente realtà associativa che rappresenta a livello istituzionale gli interessi di tutti gli attori del settore logistico ferroviario: imprese ferroviarie, terminal ferroviari, operatori multimodali, operatori di ultimo miglio ferroviario, costruttori e detentori di veicoli ferroviari, centri di formazione del personale nel settore ferroviario. Per riqualificare tutto quanto gravita all’hub ferroviario di Formia Carta, su richiesta del consigliere comunale di Forza Italia Antonio Miele, si è attivato perché siano a Formia lunedì 9 settembre, alle ore 12, l’amministratore delegato di Rfi Gianpiero Strisciuglio ed il direttore della Direzione “Strategie e Pianificazione Sviluppo Infrastrutture di Polo” della stessa Rfi, Christian Colaneri.

L’occasione sarà per la firma con il sindaco di Formia Gianluca Taddeo di “un importante protocollo d’intesa” che dovrà essere propedeutico alla realizzazione di tre fondamentali progetti che serviranno alla riqualificazione generale dello scalo ferroviario. Fondamentalmente – secondo quanto è trapelato – gli interventi che un giorno il comune di Formia realizzerà saranno due. Il primo riguarda il miglioramento dell’accesso alla stazione ferroviaria di tutti quei passeggeri e pendolari che quotidianamente si servono dell’area a monte dello stesso scalo, quella di via Cassio, dove l’amministrazione comunale di centro sinistra ha tentato di riqualificare nel corso del tempo. L’intervento che Rfi progetterà soltanto (e il comune finanzierà) è il miglioramento della sosta e della mobilità con la realizzazione di una sorta di ascensore che consenta ai passeggeri di essere direttamente in stazione con tempi più veloci e con modalità più comode evitando di percorrere a piedi via Cassio, il tratto terminale di via Pasquale Testa per arrivare in piazza IV Novembre costeggiando il liceo ginnasio “Vitruvio Pollione”.

Questo piano – secondo è trapelato dall’assessorato ai Lavori Pubblici – prevederebbe anche la realizzazione di ulteriori stalli su un’area di proprietà di Rfi. Il protocollo d’intesa oggetto della firma di lunedì – che diversi consiglieri di maggioranza hanno già etichettato ottimisticamente sui social come “una svolta epocale” – ha in serbo di realizzare una mini bretella con cui la parte centrale ed occidentale di Formia (i quartieri di Castellone e di Vindicio) si collegherebbero al rione di Mola e alla zona dell’ospedale Dono Svizzero” by-passando via Vitruvio e la stessa strada Litoranea. Come? Realizzando un sovrappasso che collegherebbe la stazione ferroviaria di Formia alla zona di via Solaro dove non mancano già problemi di appesantimento alla mobilità e alla sosta.

Il Comune chiede ora a Rfi di eseguire la progettazione di queste infrastrutture che, per quanto riguarda il collegamento con via Solaro (alle prese anche con storici problemi legati alla sua vicinanza alle varie zone di tutela e protezione della vicina sorgente Mazzoccolo), costituisce un tentativo, mai concretizzato sinora da nessuna amministrazione, di superare con una bretella leggera il centro urbano di Formia. Il problema è uno soltanto: con quali fondi tentare di coprire questi investimenti? Con quelli derivanti al Pnrr o con cos’altro? L’auspicio è che non sia il primo spot elettorale concepito con due anni d’anticipo…

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