GAETA – “Nei giorni scorsi i tre ambulanti che avevano resistito alla lenta agonia del mercato del pesce – trasferito dal 2021 nella nuova struttura di proprietà della Autorità Portuale in località Porto Salvo – si sono arresi ed hanno gettato la spugna comunicando all’autorità competente di aver sospeso i pagamenti e non stanno più occupando gli spazi loro assegnati. Ciò non costituisce una forma di protesta, ma è solo l’estrema conseguenza di un trasferimento che si è rivelato fallimentare, che ha determinato la crisi delle attività ambulanti coinvolte e rischia di provocare un fatto ben più grave: la perdita di una antica forma di commercio che aveva caratterizzato Gaeta e la sua economia”. Con queste parole l’Ana-Ugl ha messo in luce la criticità che riguardano il mercato del pesce e sollecitano un incontro urgente con il sindaco Leccese.
Già nell’agosto di quest’anno, ricorda la stessa Associazione Nazionale Ambulanti-ANA UGL, aveva segnalato la situazione di crisi in una lettera aperta indirizzata al Sindaco di Gaeta “tuttavia – spiegano – mai avremmo immaginato che nell’arco di poche settimane – e nel pieno della stagione balneare in cui Gaeta è meta di migliaia di turisti – la crisi si sarebbe acuita fino al punto di indurre gli ambulanti ad una decisione così drastica”.
Questa precipitazione degli eventi ha fatto si che l’Ana – Ugl ritenesse di inviare una nuova nota al Primo Cittadino affinchè “si affronti la situazione e si trovino le soluzioni più idonee per salvaguardare le attività ambulanti che commerciano prodotti ittici e si pensi ad una iniziativa che salvi l’antica tradizione del mercato del pesce ripristinandolo in un luogo adatto alla sua storia ed alla sua importanza per l’economia della città. ANA-UGL e gli operatori sono disposti ad ogni forma di collaborazione con l’Amministrazione Comunale purché si assumano decisioni condivise ed urgenti” – scrive.