Formia / Polizia locale, rimossa dal comando Rosanna Picano si rivolge al Giudice del lavoro e al Consiglio di Stato

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FORMIA – E’ stata di parola… “Continuerò la mia buona battaglia”. Ma, a differenza di quello che scrive Paolo di Tarso nella seconda lettera al figlio Timoteo, vuole vincerla “con fede”. Destinataria da giorni di un provvedimento di ‘sfratto’ del sindaco Gianluca Taddeo con l’invito ad accomodarsi presso l’ex caserma dei Carabinieri di via Lavanga dove è stato ‘esiliato’ quello che è da tempo il suo nuovo settore, quello degli Affari Generali, l’ex comandante della Polizia Locale del comune di Formia Rosanna Picano ha deciso di riprendere con vigore e slancio il suo personale ‘braccio di ferro’ a distanza con il  sindaco Taddeo. 

L’ha fatto dopo aver smaltito la decisione per il tipo di sentenza emessa dal Tar del Lazio-sezione di Latina che aveva sollevato (dopo un’attesa durata sette mesi dopo la discussione del ricorso) l’eccezione di giurisdizione motivando la sua decisione di non pronunciarsi contro la delibera della Giunta di centro destra di sollevarla, attraverso un decreto del sindaco Taddeo, dall’incarico svolto per anni e di attribuirle – come detto – soltanto la responsabilità del settore “Affari generali”. I giudici amministrativi di Latina erano stati chiari nei confronti della dottoressa Picano e la loro posizione era stata rilanciata nella sua memoria difensiva anche dal legale nominato dall’avvocato nominato dal comune di Formia, il professor Maurizio Danza: per questo tipo di controversia non è competente il Tar ma il giudice ordinario, quello del lavoro per intenderci.

L’ex comandante Picano ne ha preso atto e quest’ultimi giorni d’estate li ha trascorsi nello studio di via Marziale del suo nuovo legale, l’avvocato Luca Scipione. Gli ha firmato una delega a rappresentarla nel nuovo contenzioso documentale che inizierà il 6 novembre prossimo davanti la sezione Lavoro del Tribunale di Cassino. Il neo legale dell’ex comandante della Polizia Locale ha deciso di impugnare tutti quegli atti amministrativi che hanno provocato, di fatto, un dimensionamento e declassamento, professionale e funzionale, dell’alta e storica funzionaria del comune di Formia.

Il contenzioso promosso chiederà al giudice del lavoro di pronunciarsi sulla legittimità o meno della delibera di Giunta numero 135/2022  che cominciò a rendere meno granitica la posizione della dottoressa Picano e, cioè, l’“approvazione del nuovo assetto organizzativo” dell’ente, nella parte in cui disponeva il superamento del corpo di Polizia Municipale ed istituiva il settore 3 comprendente gli uffici contratti, la centrale unica di committenza, Polizia amministrativa, Polizia stradale, Affari Legali”. Nel mirino dell’avvocato Scipione sono finite anche la deliberazione del Consiglio Comunale numero 24/2022 circa l’“approvazione del documento unico di programmazione 2022/2024” limitatamente ai riflessi della deliberazione Giunta comunale numero 135 del 31 maggio 2022, nella parte in cui, inglobava il corpo della Polizia Municipale” e quella di Giunta comunale numero 67/2022 relativamente alla “ridefinizione dell’assetto organizzativo” dell’ente.

Il Tar di Latina, dunque, si era dichiarato incompetente a pronunciarsi sull’efficacia di questi tre atti amministrativi e l’avvocato Luca Scipione intende applicare quanto prevede il decreto legislativo 165 del 2001 che recante le “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche” (il cosiddetto Testo unico del pubblico impiego), detta puntuali disposizioni sul riparto di giurisdizione tra giudice amministrativo e ordinario, prevedendo, in particolare, all’articolo 63, comma 1, di sancire la regola generale dell’attrazione nell’ambito della giurisdizione della gestione delle controversie relative al pubblico impiego privatizzato, che siano “devolute al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, tutte le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, incluse quelle le controversie concernenti l’assunzione al lavoro, il conferimento e la revoca degli incarichi dirigenziali e la responsabilità dirigenziale, nonché quelle concernenti le indennità di fine rapporto, comunque denominate e corrisposte, ancorché vengano in questione atti amministrativi presupposti”. Ad avvalorare questa norma, poi, ci sono diverse sentenze della Cassazione, non ultima quella delle sezioni Unite della Cassazione civile del 19 aprile 2023”.

Se il Tar lo scorso anno aveva deciso…di non decidere, la comandante Picano “con fede” paolina ha chiesto ed ottenuto il pronunciamento di un giudice del lavoro e ha formalizzato nell’ultimo fine settimana la scelta di impugnare, a sorpresa, davanti il Consiglio di Stato anche la sentenza del Tar firmata dal presidente Riccardo Savoia. Con una novità assoluta che, se venisse accolta dai giudici di palazzo Spada, sarebbe davvero clamorosa: secondo l’avvocato Sipione sarebbe stata compiuta una dimenticanza da parte dell’amministrazione comunale di Formia nel momento in cui chiedeva alla dottoressa Picano di fare altro. Avrebbe dovuto revocare una vecchia e datata delibera che istituzionalizzava, ai sensi di una legge regionale in vigore, l’elevazione a corpo del comando di Polizia locale in seguito alla quale la dottoressa vinceva una regolare prova concorsuale.

Per l’avvocato Scipione la Giunta Taddeo non avrebbe potuto declassare a settore il corpo della Polizia locale se non avesse operato quella banale revoca. Il primo round, in attesa della fissazione del giudizio davanti il Consiglio di Stato, ci sarà tra meno di due mesi quando la dottoressa Picano chiederà di tornare al suo posto con la quantificazione dei danni, economici e morali, subiti sinora. E sarà importante verificare come intende reagire davanti al Tribunale di Cassino l’amministrazione comunale di Formia. Spetterà alla dottoressa Pina Sciarra definire la linea difensiva dell’ente..in qualità di responsabile dell’avvocatura interna; la nuova dirigente – proveniente dal comune di Gaeta – guida anche la Polizia Locale ma,  a differenza della Comandante Picano, nella sua veste di dirigente (a tempo determinato) di un settore che – è la tesi dell’avvocato Scipione – è ancora un corpo a tutti gli effetti…