ITRI – La rassicurazione dell’Astral c’è: entro la fine di settembre “e con largo anticipo” rispetto a quanto concordato la scorsa primavera in occasione di un incontro al comune di Itri con il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca ed il presidente della stessa Astral Antonio Mallamo saranno consegnati i progetti per la messa in sicurezza delle località Valle Foce, Valle Colella, Contrada Giovenco e Campiglioni, interessate a Itri dalla drammatica frana del 3 novembre 2021. Lo ha tenuto a precisare l’assessora regionale all’ambiente Elena Palazzo, finita, suo malgrado, nel tritacarne dei social dopo la mezza rivolta scoppiata tra domenica e lunedì quando oltre 200 cittadini residenti in queste zone interessate dal drammatico evento franoso di tre anni fa sono stati costretti a lasciare le rispettive abitazioni in considerazione dell’allerta arancione diramata dalla protezione civile regionale in occasione dell’ultima ondata di maltempo.
L’evacuazione è durata una sola notte ma tanto è bastato per sollevare un vespaio di polemiche che l’assessore Palazzo ha considerato “ingiuste, strumentali e pregiudizievoli”.
L’Astral aveva preso l’impegno di presentare i progetti, finanziati dalla Giunta Rocca per oltre 710mila euro, entro l’aprile 2025 ma “contiamo in quel periodo” di aprire i cantieri che dovranno essere appaltati dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica. L’assessore regionale originario di Itri ha chiesto ora di incontrare nelle prossime ore la collega ai lavori Pubblici Manuela Rinaldi ed il dirigente dell’Area Infrastrutture della Regione Luca Marta per valutare l’entità dei due progetti che l’Astral sta definendo.
Ne sarà scelto uno: “Capisco i cittadini che sono costretti ad abbandonare le loro case in occasione delle allerta arancione e rossa (una specifica ordinanza era stata emessa dal commissario prefettizio Antonietta Lonigro ed era stata eseguita dal centro Operativo Comunale in collaborazione con la Protezione civile e la Polizia locale) – ha commentato l’assessore Palazzo – ma, in considerazione della fragilità del territorio interessato, azioni sbagliate e la fretta, potrebbero addirittura aggravare la situazione”.
Naturalmente continua il pressing del comitato dei cittadini residenti nella zona di Campiglione ma – secondo l’assessora Palazzo – “qualcuno dimentica il tempo perduto dalla frana del novembre 2021 a quando, eravamo nella primavera 2023, sono stata eletta consigliera prima ed assessora ragionale. Qualche cittadino – ha rintuzzato Elena Palazzo – dimentica che ho dovuto diffidare quand’ero vice sindaco ed assessore al comune di Itri l’allora presidente della Regione Lazio a fare qualcosa. Erano trascorsi 18 mesi dalla frana e non si era visto nessuno. E’ stata la sottoscritta a chiedere l’intervento dei presidenti Rocca e Mallamo. Vennero a Itri con il dirigente Marta e arriveranno i fondi per finanziare la realizzazione dei progetti. Mi dicono che saranno più di uno e quello che sarà definito cantierabile finirà sulla piattaforma per essere appaltato – i fondi necessari sfiorerebbero i 10 milioni di euro – entro la prossima primavera. Tutto qui”.