FORMIA – Sarà inaugurata giovedì 19 settembre 2024 la mostra personale di pittura di Antonio Scotto, “Tracce di Luce nel Tempo”. Un evento patrocinato dal Comune di Formia ed inserito nella rassegna “Sentieri d’Arte”, che si sta svolgendo presso lo spazio espositivo del punto IAT, al pianterreno del palazzo comunale in via Vitruvio. La mostra dopo l’inaugurazione rimarrà aperta tutti i giorni dalle ore 18 alle 20.30.
La mostra “Tracce di Luce nel Tempo” rappresenta un viaggio emozionante attraverso le opere di un artista che ha lasciato una traccia luminosa e indelebile nel panorama artistico contemporaneo. Fin dai suoi esordi, l’artista ha abbracciato con passione la corrente del neorealismo novecentesco, avvicinandosi a una rappresentazione del quotidiano che cattura le emozioni, le contraddizioni e la bellezza della vita. Tuttavia, nel corso degli anni, la sua sensibilità artistica è maturata, portandolo a esplorare nuovi linguaggi e nuovi mondi espressivi. Tra questi, spicca l’influenza profonda di Giorgio de Chirico, maestro del surrealismo metafisico, che ha ispirato l’artista a sperimentare con temi simbolici, creando composizioni che oscillano tra il reale e l’onirico, il tangibile e l’invisibile. Una figura costante e centrale nella sua produzione artistica è quella di Pulcinella, una maschera storica che egli ha saputo reinterpretare con sorprendente originalità. Il Pulcinella di questo artista, infatti, diventa una metafora della condizione umana, sospeso tra l’allegria e la tristezza, tra il sogno e la realtà, in un costante dialogo con il tempo e lo spazio.
Le opere, oggi esposte in numerose collezioni pubbliche e private, testimoniano il talento di un artista che ha saputo coniugare tecnica e visione, realtà e simbolismo, in una sintesi unica e inconfondibile. “Tracce di Luce nel Tempo” è dunque un’occasione preziosa per riscoprire un autore che, attraverso il suo lavoro, ha saputo illuminare il nostro immaginario, lasciando tracce indelebili nel cuore e nella mente di chi ha avuto la fortuna di ammirare le sue opere.