MINTURNO – Inizierà il prossimo 5 novembre davanti la Corte d’Assise del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere il processo nei confronti di Angelo Gentile, l’84enne agricoltore di Cellole accusato di aver ucciso il 4 novembre 2023 il professor Antonio Caprio, il 58enne professore di educazione fisica che da anni insegnava presso la scuola media “Angelo De Santis” di Marina di Minturno. A deciderlo è stato al termine dell’udienza preliminare il Gup del Tribunale sammaritano Alessia Stadio recependo in toto la richiesta dei sostituti Procuratori Chiara Esposito Gionata Fiore relativamente a quanto avvenne poco più di dieci mesi fa in via Pietre Bianche, alla periferia di Baia Domizia.
La Procura ha chiesto il processo per Gentile con le accuse di omicidio volontario e distruzione di cadavere sulla scorta del quadro probatorio prodotto dai Carabinieri della Compagnia di Sessa Aurunca secondo il quale l’anziano avrebbe prima ucciso e poi dato alle fiamme la Fiat Palio su cui si trovava il professor che prestava servizio presso la media Antonio Sebastiani di Minturno. Il movente è sempre rimasto un mistero ma i Carabinieri hanno sempre ipotizzato che Gentile abbia ucciso per risentimento nei confronti di Caprio relativamente ad un importante prestito, nel frattempo lievitato a causa degli interessi, concesso diversi anni fa da Caprio al figlio dell’imputato per mettere in sicurezza una sua attività commerciale che non attraversa un buon momento.
Questa ricostruzione è stata naturalmente smentita dalla difesa di Gentile che, nonostante gli acciacchi dovuti all’età e ad una caduta avvenuta poco prima di entrare in Tribunale, ha ribadito al Gup la sua totale estraneità ai gravi fatti contestatigli. L’avvocato Gallo ha anche messo in luce quelle che ha definito una serie di lacune e incongruenze nello svolgimento delle stesse indagini rilanciando l’ipotesi sul luogo del delitto di una terza auto come peraltro evidenziato dal sistema di video sorveglianza di una zona confinante il centro abitato di Baia Domizia.
La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha chiesto il processo per Gentile (che dopo il fermo di pg e l’emissione di un’ordinanza cautelare si trova ai domiciliari presso la sua abitazione di Cellole) sul contenuto dei risultati delle analisi eseguite dai carabinieri del Ris sul cappello dell’imputato – lo stesso che indossava il giorno del delitto – in cui sono state trovate tracce di polvere da sparo. Secondo la ricostruzione dei Carabinieri Gentile avrebbe ucciso Caprio con un colpo di fucile legalmente detenuto nel momento in cui la sua auto costeggiava la Fiat Palio alla cui guida c’era il professore noto conosciuto e stimato sul territorio del comune di Minturno.